ROMA – L’avvocatura italiana è chiamata a essere protagonista delle grandi transizioni in corso, preservando i valori umani e costituzionali e promuovendo una giustizia inclusiva e sostenibile. Questo il messaggio di Giovanni Maria Flick, Presidente emerito della Corte costituzionale, durante l’evento organizzato dal Consiglio Nazionale Forense (Cnf) per celebrare i 150 anni dell’Ordine degli Avvocati.
Flick ha esortato gli avvocati a cogliere l’importanza dello sviluppo sostenibile, sancito dalla riforma costituzionale, sia nella funzione sociale della professione che nelle prestazioni professionali, in particolare nei settori dell’ambiente e dell’impresa. Ha inoltre sottolineato la necessità di un’Europa meno frammentata e più unitaria, in grado di affrontare le sfide globali come la migrazione e il cambiamento climatico.
L’ex Presidente della Corte ha anche avvertito contro il rischio dell’“algocrazia”, dove gli algoritmi potrebbero prevalere nei processi decisionali, e ha ribadito l’importanza di mantenere la “dimensione umana” nella giustizia, attraverso la formazione digitale dei professionisti e la tutela dei diritti umani. Concludendo, ha auspicato una giustizia equilibrata, frutto della collaborazione tra avvocati e magistrati, con una responsabilità sociale che si affianca al dovere di difendere i diritti del cliente.
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
LEGGI ANCHE
De Luca: sì al terzo mandato, ma scontro con il PD e il governo. E Zaia in attesa
Il Consiglio regionale della Campania ha approvato una legge che consente al presidente Vincenzo De Luca di ricandidarsi per un terzo mandato
La sicurezza sul lavoro si combatte anche con l’innovazione
Infortuni sul lavoro: la prevenzione è possibile con un’adeguata innovazione delle macchine Nonostante il progresso tecnologico, la possibilità dello smart working e i vari lockdown…
Femminicidio, no di 77 penaliste al nuovo reato: “Rischio norma simbolica e inefficace”
Professoresse, ricercatrici e studiose di diritto penale criticano il disegno di legge all’esame del Senato: «Non serve una nuova fattispecie di reato, ma politiche strutturali…
