Con l’approvazione del decreto Milleproroghe, sono stati affrontati due nodi riguardanti l’avvocatura, ovvero la conferma dell’esame da avvocato nella sessione 2024 con il sistema utilizzato l’anno precedente e la proroga di un anno delle norme che permettono ai legali con 12 anni d’attività di accedere automaticamente all’albo dei cassazionisti.
Il CNF si dice «soddisfatto per l’approvazione degli emendamenti al decreto legge Milleproroghe che protraggono il regime transitorio per le modalità di svolgimento dell’esame di abilitazione professionale, consentendo lo svolgimento della prossima sessione con le stesse modalità previste per il 2023».
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«Le proroghe disposte consentono di garantire la continuità del sistema di accesso alla professione forense, posticipando così l’entrata in vigore delle nuove modalità», affinché vengano tutelate «le aspettative di coloro che si stanno preparando all’esame di Stato».
«Gli emendamenti approvati», secondo il CNF, rappresentano «un passo importante verso la riforma organica della professione, auspicando che il Parlamento possa avviare al più presto un confronto costruttivo con le rappresentazioni forensi per definire un nuovo assetto ordinamentale in grado di rispondere alle esigenze degli avvocati e degli aspiranti tali».
Anche l’Associazione italiana giovani italiani ha rilasciato un comunicato, nel quale ha espresso «grande soddisfazione per l’approvazione, nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio riunite, degli emendamenti proposti al decreto Milleproroghe in tema di abilitazione all’esercizio della professione forense e per l’abilitazione dinnanzi alle giurisdizioni superiori».
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Osserva Carlo Foglieni, presidente nazionale di Aiga: «Il primo emendamento contribuirà a fornire continuità e maggiore sicurezza al percorso di formazione obbligatoria intrapreso dai giovani praticanti avvocati, garantendo univocità di trattamento fra i candidati delle varie sessioni. Rappresenta, inoltre, un importante punto di partenza nel processo di avvicinamento alla riforma dell’esame di abilitazione».
L’altra proroga, prosegue Aiga, consente di «ottenere il titolo di “cassazionista” a coloro che matureranno il requisito dei dodici anni di iscrizione entro il 2 febbraio 2025». Per Foglieni, tale norma «permetterà a tanti/e colleghi e colleghe di completare il proprio percorso professionale».
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