2 Aprile 2025 - Deontologia

Elezioni forensi, la Cassazione chiarisce: il divieto del terzo mandato resta anche in caso di dimissioni

Le Sezioni Unite: il conteggio dei mandati è oggettivo e non si azzera con l’interruzione anticipata della consiliatura

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 1662 del 23 gennaio 2025, ha stabilito che il divieto di ricandidatura per un terzo mandato consecutivo nei Consigli dell’Ordine degli Avvocati resta valido anche nel caso in cui un consigliere si sia dimesso prima della scadenza naturale della consiliatura.

La decisione, pronunciata dalle Sezioni Unite (presidente D’Ascola, relatore Marotta), si fonda su un’interpretazione rigorosa del terzo comma dell’articolo 3 della legge n. 113 del 2017. La norma prevede che i consiglieri non possano essere eletti per più di due mandati consecutivi, senza eccezioni legate all’interruzione anticipata dell’incarico.

Il principio del mandato in senso oggettivo

Secondo la Suprema Corte, il mandato deve essere considerato in senso oggettivo: il semplice fatto di aver ottenuto la nomina e di aver esercitato il ruolo, anche per un periodo inferiore alla durata prevista, è sufficiente per essere considerato ai fini del computo dei due mandati consecutivi.

Inoltre, la Corte ha chiarito che non è possibile aggirare il divieto attraverso l’interpretazione del terzo periodo dello stesso comma, che consente la ricandidatura solo dopo un periodo di inattività pari alla durata del mandato precedente. Anche in caso di scioglimento anticipato della consiliatura, il consigliere uscente dovrà attendere un numero di anni pari a quelli effettivamente svolti prima di potersi ripresentare alle elezioni.

Un’interpretazione a tutela della rappresentanza forense

Questa decisione rafforza il principio della rotazione nelle cariche degli Ordini Forensi, evitando meccanismi che possano favorire la continuità di alcuni soggetti attraverso dimissioni strategiche. La Cassazione ha ribadito che l’obiettivo della norma è garantire un ricambio effettivo nella governance degli Ordini degli Avvocati, preservando il pluralismo e la partecipazione democratica.

Con questa pronuncia, la Cassazione offre un punto di riferimento chiaro per le prossime tornate elettorali forensi, confermando un’interpretazione stringente del limite dei mandati e ponendo un freno a eventuali tentativi di elusione della regola.


LEGGI ANCHE

tavola rotonda con consiglio ministri

Nuove misure urgenti in ambito penitenziario e giudiziario: approvato il decreto-legge

Roma, 4 luglio 2024 – Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro della Giustizia Carlo Nordio, ha approvato un…

Economia della cura: il futuro del lavoro tra intelligenza artificiale e tempo libero

L’aumento di produttività grazie alle nuove tecnologie non deve tradursi solo in più beni e servizi, ma può diventare un’occasione per restituire tempo alle persone.…

Danno patrimoniale da infortunio: il risarcimento spetta anche senza ricerca di un nuovo lavoro

La Cassazione ribadisce che prima di valutare la condotta della vittima, il giudice deve accertare l’effettiva perdita di capacità lavorativa e le sue conseguenze sul…

TORNA ALLE NOTIZIE

Iso 27017
Iso 27018
Iso 9001
Iso 27001
Iso 27003
Acn
RDP DPO
CSA STAR Registry
PPPAS
Microsoft
Apple
vmvare
Linux
veeam
0
    Prodotti nel carrello
    Il tuo carrello è vuoto