10 Settembre 2021

E-sport e avvocati servicematica

E-Sport, una nuova frontiera per gli avvocati?

Gli E-sport potrebbero rappresentare una nuova opportunità lavorativa per gli avvocati. Scopriamo subito perché.

COSA SONO GLI E-SPORT

Partiamo col dare una definizione agli E-sport.
Si tratta di videogiochi, non necessariamente a tema sportivo, attorno ai quali vengono organizzati veri e propri tornei con premi in denaro.

I partecipanti sono giovani, indicativamente tra i 16 e i 25 anni, si allenano per molte ore al giorno e vengono da tutto il mondo, sebbene l’Asia sia il continente in cui gli E-sport godono di maggiore popolarità. Sono considerati giocatori professionisti a tutti gli effetti e sono circondati da una propria comunità di fans. Proprio questo elemento rende gli E-sport particolarmente capaci di attirare sponsor.

Più il gioco è popolare e migliore risulta l’organizzazione del tornei. Anche i premi sono proporzionali e in alcuni casi si parla di milioni di dollari. Esistono tornei locali e tornei globali.

Quello degli E-sport è un mondo in espansione da diversi anni.
Giusto per darvi un’idea, la finale mondiale del videogame “League of Legends 2” del 2017 ha attirato 73 milioni di spettatori. Per dare un paragone, le Finals NBA 2017, le più viste dal 1998, ne hanno raggiunti 20 milioni.

Da un punto di vista economico, il Global eSports Market Report del 2019 prospettava per il 2021 un giro d’affari a livello globale pari a 1.650 milioni di dollari.
Le limitazioni agli spostamenti e alle attività dovute alla pandemia hanno certamente dato un’ulteriore impulso alla crescita al settore, sia in termini di giocatori che di finanziatori .

GLI ASPETTI LEGALI DEGLI E-SPORT

Il settore manca di una regolamentazione giuridica omogenea e definita.
Per esempio, ci si interroga se gli E-sport debbano rientrare nelle discipline sportive tradizionali oppure no. Questo rende difficile ai soggetti coinvolti (giocatori, organizzatori, sponsor e altri operatori) individuare le azioni da compiere per tutelarsi e così ogni contratto rappresenta un caso a sé.

Trattamento dei dati, proprietà intellettuale, fisco, diritto commerciale e societario, regolamentazione e diritto del lavoro. Queste sono le principali tematiche legali legate agli E-sport.

Paolo Macchi, senior associate nel team Corporate di Withers, spiega a Il Sole 24 Ore che:

«i clienti sono eterogenei e ci sono molti aspetti da considerare dal punto di vista legale, a partire dai diritti di proprietà intellettuale che interessano sviluppo e vendita del software, i brevetti, gli eventi collegati (sponsorizzazioni e diritti d’immagine degli atleti) ma anche tutte le licenze per lo sviluppo e la rivendita come anche lo streaming».

Elena Pasquini, sempre per Il Sole 24 Ore, aggiunge:

«Gli E-sport, o gaming competitivo, cercano legali che conoscano il settore specifico, sappiano fare squadra e attivare le analogie con mercati già regolati. Unendo alla competenza la capacità di sviluppare business, pubbliche relazioni (anche istituzionali) e un pensiero fuori dagli schemi. Un settore, quello dei tornei, a squadre e singoli, di videogiochi, giovane e in rapido divenire dove il fulcro è il “dato” e il suo sfruttamento poliedrico ora in forma di software, ora di format, ora di indicatore delle prestazioni».

Gli E-sport rappresentano dunque davvero una nuova opportunità per gli avvocati, a patto che questi siano in grado di capire le dinamiche di un settore e il suo linguaggio. Tali fattori dovrebbero risultare più semplici ai professionisti più giovani e avvezzi alle nuove tecnologie, offrendo loro più chance di trovare spazio all’interno degli studi legali.

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