D’ora in avanti sarà possibile l’accesso in tutta Europa ai propri dati sanitari, a seguito dell’istituzione dello Spazio europeo dei dati sanitari.
I dati, nel caso di un trasferimento dall’Italia ad un altro paese Ue, verranno trasmessi in maniera sicura agli operatori sanitari. Si tratta di un accordo provvisorio, che attende l’approvazione del Consiglio Ue e la pubblicazione in GU.
Il regolamento entrerà in vigore ufficialmente dopo due anni. Nelle cartelle cliniche elettroniche saranno contenuti resoconti sui pazienti, immagini mediche, prescrizioni elettroniche e i risultati di laboratorio.
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I dati verranno trasmessi attraverso la piattaforma MyHealth@EU, per esempio nei casi in cui un cittadino decida di trasferirsi in un altro Stato europeo. Successivamente sarà possibile anche consultare i referti di diagnostica per immagini, lettere di dimissioni ospedaliere e risultati di laboratorio.
Non mancheranno misure per la tutela della privacy: i pazienti, inoltre, verranno informati tutte le volte che viene effettuato l’accesso ai loro dati.
Per la correlatrice della Commissione per le libertà civili, Annalisa Tardino: «lo Spazio dei dati sanitari migliorerà l’accesso di tutti all’assistenza sanitaria. In futuro, i medici potranno essere autorizzati ad accedere alle cartelle cliniche e ai risultati di laboratorio dei loro pazienti in altre regioni o addirittura in altri Stati membri dell’Ue, risparmiando denaro e risorse e fornendo cure migliori. Anche se avremmo preferito misure ancora più incisive, siamo riusciti a trovare una posizione che può essere accettata dalla maggioranza».
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