Il 36° Congresso ANM si è concluso con il via libera, per acclamazione, alla mozione presentata dal segretario generale ANM Salvatore Casciaro.
Il testo esprime la centralità dell’interpretazione nel contesto giuridico e la necessità di garanzie di libertà interpretativa per preservare la democrazia. La magistratura italiana si impegna a rispettare il principio della sottoposizione del giudice alla legge, ma sottolinea la complessità della normativa e la necessità di interpretazione, specialmente quando ci sono frizioni con principi costituzionali e sovranazionali.
Si denuncia l’eccessiva produzione normativa e la mancanza di chiarezza in alcune aree giuridiche, oltre alla necessità di una maggiore tempestività nelle risposte giudiziarie. Si ribadisce che l’intelligenza artificiale non può sostituire il ruolo umano nel giudicare.
Si discute della libertà interpretativa e dell’imparzialità del magistrato, riaffermando l’importanza della trasparenza nelle motivazioni delle decisioni giudiziarie.
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Si esamina il ruolo dei magistrati nel dibattito pubblico, sottolineando l’importanza di comunicare in modo chiaro e responsabile, e si discute della necessità di una cultura condivisa tra giudici, avvocati e pubblici ministeri.
Infine, si esprime l’opposizione dell’Associazione Nazionale Magistrati alla separazione delle carriere e al tentativo di indebolire il Consiglio Superiore della Magistratura, ritenendo che ciò minerebbe l’autonomia e l’indipendenza della magistratura. Si annuncia l’intenzione di informare l’opinione pubblica e mobilitare gli iscritti contro tali riforme.
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Testo completo della mozione al link sul sito Associazione Nazionale Magistrati
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