È arrivato un contrordine da Via Arenula. Sembra che gli elaborati per il concorso in magistratura non debbano più essere «sintetici», come riportato, erroneamente, nel decreto originario del Ministero della Giustizia.
Il Dicastero, attraverso una nota sul sito istituzionale, informa che è stato pubblicato un avviso per quanto riguarda gli esami del concorso per 400 posti di magistrato ordinario, così come indetto dal dm del 18 ottobre 2022.
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Leggiamo nella nota pubblicata: «Si comunica agli aspiranti candidati che, per mero errore materiale, nell’art. 5 del D.M. 18.10.2022, 2° capoverso, è riportato l’aggettivo “sintetici” nel descrivere la tipologia di elaborati richiesti».
Il secondo capoverso, in realtà, dovrà essere letto: «La prova scritta consiste nello svolgimento di tre elaborati teorici vertenti su…», al quale segue l’elenco delle materie oggetto d’esame: diritto civile, penale e amministrativo.
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Il decreto di correzione dell’errore materiale, emesso lo scorso 2 maggio 2023, verrà pubblicato in GU – quarta serie speciale “Concorsi ed esami” n.34 del 5 maggio 2023.
Nel frattempo, con il decreto del 21 marzo 2023 è stato pubblicato il “Diario delle prove scritte”, che si terranno alla Fiera Roma il 17,18, e 19 maggio 2023. Il 15 e il 16 maggio, invece, avverranno tutte le procedure preliminari identificative e la consegna dei testi e dei codici per la consultazione.
Per ogni materia oggetto di prova scritta, i candidati avranno a disposizione otto ore per lo svolgimento del tema.
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