Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri un decreto legislativo contenente disposizioni integrative e correttive al Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII), introdotto con il Decreto Legislativo n. 14/2019. Si tratta del terzo intervento correttivo al Codice, volto a perfezionarne il funzionamento e ad adeguarlo alle esigenze del sistema produttivo italiano.
L’obiettivo principale del decreto è quello di agevolare la diagnosi precoce delle crisi aziendali e di rafforzare gli strumenti di prevenzione e di risoluzione stragiudiziale delle stesse. In questo modo, si intende aiutare le imprese in difficoltà ad individuare tempestivamente i problemi e ad adottare le opportune misure per superarli, evitando così l’apertura di procedure concorsuali più complesse e costose.
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Il decreto interviene su diversi fronti, tra cui:
- Maggiore chiarezza su alcuni istituti del Codice: vengono fornite interpretazioni autentiche su alcuni aspetti del CCII, al fine di eliminare dubbi applicativi e di semplificarne l’utilizzo.
- Potenziamento degli strumenti di allerta precoce: si rafforzano i meccanismi di segnalazione delle crisi aziendali, sia da parte degli imprenditori stessi che da parte di soggetti terzi, come i commissari di revisione e gli istituti di credito.
- Miglioramento delle procedure di composizione negoziata: vengono introdotte semplificazioni e snellimenti per facilitare l’accesso a questo strumento di risoluzione stragiudiziale delle crisi, che consente di trovare un accordo tra debitore e creditori senza dover ricorrere a procedure concorsuali.
- Riforma del concordato preventivo: vengono introdotte alcune modifiche al concordato preventivo, volte a renderlo più efficiente e flessibile, e a favorire la continuità aziendale.
Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha commentato l’approvazione del decreto sottolineando che si tratta di un “concreto aiuto al nostro sistema produttivo” e di un “impegno del Pnrr rispettato”.
L’entrata in vigore del decreto è prevista per il 15 luglio 2022.
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