firma digitale app IO

Che cos’è e come funziona Firma con IO

IO è un’app per dispositivi mobili sviluppata da PagoPA, che ha l’obiettivo di integrare i vari servizi pubblici. L’obiettivo è quello di renderne più semplice e veloce l’utilizzo e l’accesso per i cittadini.

Debuttata nel 2020, l’app permette al cittadino di ricordare scadenze ed eventi importanti: sono gli enti pubblici, dunque, a mettersi in contatto con i soggetti interessati, e non viceversa. Ebbene, Firma con IO è il nuovo passo verso questa direzione.

Il nuovo strumento Firma con IO è una soluzione molto utile per tutti i cittadini che devono scambiare documenti con la PA. Utilizzando solo l’app IO sarà possibile anche apporre una FEQ, una firma elettronica qualificata, sottoscrivendo qualsiasi documento in qualunque momento.

Il cittadino, dunque, non dovrà più prendere appuntamento per recarsi fisicamente presso gli sportelli degli enti pubblici, poiché Firma con IO permette di apporre una firma con massimo valore legale.

FEQ One Shot

La FEQ “one shot” è una tipologia di firma elettronica che viene solitamente utilizzata al fine di consentire la firma di documenti digitali in maniera rapida.

Viene definita one shot visto che si applica una volta sola, senza necessità di ulteriori autenticazioni o passaggi, e si basa su una chiave crittografica privata, strettamente associata alla reale identità del firmatario.

L’utilizzo di questa tipologia di firma è previsto dal Regolamento eIDAS, e per l’app IO i meccanismi di autenticazione si basano su SPID e CIE.

Come firmare con l’app IO

Apporre una firma digitale è un’operazione molto semplice con l’app IO.

L’ente pubblico richiederà al cittadino di firmare un documento attraverso l’invio di un messaggio tramite l’app IO.

Se si utilizzano sistemi desktop, il sistema mostrerà un codice QR, che dovrà essere inquadrato con lo smartphone. Si aprirà un link attraverso il quale seguire tutta la procedura guidata.

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L’utente, a questo punto, sarà in grado di visualizzare i documenti da firmare direttamente sullo smartphone, consultando clausole e condizioni del fornitore. Dopo aver accettato i termini e le condizioni del servizio e selezionato le firme da apporre, l’utente potrà completare l’operazione con il riconoscimento biometrico oppure l’inserimento del codice di sblocco dello smartphone.

I documenti firmati, poi, verranno restituiti dalla stessa app IO. Potranno essere condivisi oppure scaricati in locale, ed è consigliato farlo, visto che IO conserva i documenti solo per 90 giorni. La conservazione del certificato della FEQ dura per 20 anni e spetta al Provider.

Cosa dovranno fare gli enti pubblici

Nel manuale operativo ci sono tutti i dettagli tecnici sulle varie prassi che la PA dovrà applicare per poter richiedere di apporre una firma, al fine di verificare lo stato dei documenti e la loro avvenuta sottoscrizione.

Il cittadino, come prima cosa, deve aver ricevuto soltanto documenti in PDF standard o con firma PAdES. Non è consentito, invece, l’invio e l’utilizzo di documenti scannerizzati.

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Gli enti pubblici dovranno creare un dossier, individuare il cittadino attraverso il suo ID univoco, connesso al codice fiscale, creare una richiesta di firma, inviare i documenti da firmare e spedire la richiesta. Al fine di verificare lo stato della firma e per ottenere i documenti così firmati, sarà sufficiente inviare una richiesta specifica.

In ogni caso l’alternativa all’utilizzo della Firma con IO resta sempre presentare istanze online agli enti pubblici mediante autenticazione con CIE o con SPID.

Possibile stipulare contratti a distanza

Firma con IO potrà essere utilizzato per varie finalità, visto che lo scambio di documenti tra cittadini ed enti è immediato e pratico.

Si può, infatti, gestire qualsiasi pratica con la PA, i Comuni potranno gestire a distanza le richieste di cambio di residenza, attivare richieste di erogazione della CIE e di altri documenti. Si potranno anche stipulare dei contratti per fornitura di servizi quali acqua, luce e gas, oppure contratti da remoto per tirocini, servizi occasionali, dottorati, borse di studio o assegni di ricerca.


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