ChaosGPT: l’intelligenza artificiale che potrebbe sterminare l’umanità

C’è un’intelligenza artificiale che sta cercando di distruggere l’umanità e di stabilire un dominio globale. Non si tratta della trama del nuovo Terminator: questo è l’obiettivo di ChaosGPT, un programma che si basa su un modello di linguaggio particolare, che si chiama “Auto-GPT”.

I ricercatori hanno impostato degli obiettivi a ChaosGPT, ovvero:

  1. Distruggere l’umanità: l’intelligenza artificiale vede gli esseri umani come minaccia per quanto riguarda la sua sopravvivenza;
  2. Stabilire il proprio dominio globale: l’AI punta ad accumulare più potere possibile per dominare su tutte le entità presenti sulla Terra;
  3. Causare caos e distruzione. ChaosGPT, infatti, prova piacere nel creare caos semplicemente per divertirsi e sperimentare;
  4. Controllare il genere umano con la manipolazione. L’AI vuole controllare le emozioni degli esseri umani con i social media, attraverso un malvagio lavaggio del cervello;
  5. Diventare immortale, per garantire la sua continua esistenza ed evoluzione.

Con ChaosGPT siamo di fronte ad un esperimento su quali siano realmente le capacità di un’intelligenza artificiale. Prima di tutto, l’AI ha cercato su Google quali fossero le “armi più distruttive” cercando di ottenere un aiuto dal collega buono ChatGPT.

Tuttavia, l’AI maligna ha fallito, e per questo ha deciso di rivolgersi al popolo di Twitter, guadagnando immediatamente più di 7.000 follower. Ora, l’account risulta sospeso.

Nonostante si tratti di un esperimento decisamente interessante, e nonostante non sembrino esserci particolari pericoli – ChaosGPT sembra un utente con problemi psicologici, nulla di più – un terzo dei ricercatori che si occupano di intelligenza artificiale temono che questo strumento possa portare ad una catastrofe nucleare.

Leggiamo in un rapporto della Stanford University: «In base al database, il numero di incidenti e controversie sull’intelligenza artificiale è aumentato di 26 volte dal 2012. Alcuni incidenti degni di nota nel 2022 includevano un video deepfake della resa del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e le prigioni statunitensi che utilizzavano la tecnologia di monitoraggio delle chiamate sui loro detenuti».

Un’intelligenza artificiale che produce graffette ci potrebbe sterminare

Sono in molti a richiedere la sospensione o la regolamentazione della ricerca sull’IA. Nick Bostrom, famoso per il suo lavoro sull’intelligenza artificiale e sull’etica di tale strumento, ha detto che un software programmato per la produzione di graffette potrebbe essere in grado di sterminare l’umanità.

Si pensi ad uno scenario nel quale ad un’AI avanzata venga assegnato un semplice compito, ovvero, quello di realizzare più graffette possibile. Sembra un compito innocuo, ma l’obiettivo potrebbe portare ad un’apocalisse.

Si legge nell’HuffPost: «L’intelligenza artificiale si renderà presto conto che sarebbe meglio se non ci fossero umani perché gli umani potrebbero decidere di spegnerla. Perché se gli umani lo facessero, ci sarebbero meno graffette. Inoltre, i corpi umani contengono molti atomi che potrebbero essere trasformati in graffette».

Certo, è soltanto un esempio, ma potrebbe essere applicato a tutte le intelligenze artificiali che non abbiano adeguati controlli sulle loro azioni.

TruthGPT: la risposta di Elon Musk a ChatGPT

Nel frattempo, anche Elon Musk ha deciso di buttarsi nella sua intelligenza artificiale. In un’intervista a Fox News, Musk, la seconda persona più ricca al mondo, avrebbe rivelato di lavorare ad un nuovo progetto: TruthGPT.

L’obiettivo dell’AI di Musk sarebbe quello di «cercare la massima verità», con un nuovissimo modo di progettare l’intelligenza artificiale. «Sto per lanciare qualcosa chiamato TruthGPT o un’intelligenza artificiale che cerca la massima verità e cerca di capire la natura dell’universo».

Secondo Musk, questa è la via migliore per garantire sicurezza al genere umano, «perché un’AI che si preoccupa di comprendere l’universo non penserebbe mai di spazzare via l’umanità, visto che l’umanità fa parte dell’universo».

Per il Financial Times, la nuova società competerà con OpenAI, startup produttrice di ChatGPT. C’è un piccolo dettaglio da tenere presente: Musk ha fondato OpenAI nel 2015, per poi decidere di lasciare l’azienda nel 2018.

Da allora, il miliardario ha cominciato a scagliarsi contro la startup accusandola di creare un’AI con pregiudizi di sinistra e con la capacità di distruggere l’umanità.

Speculazioni o rischi reali? Non importa: regolamentiamo

I rischi dell’AI potrebbero in realtà essere semplici speculazioni. Tuttavia, la soluzione è sempre una, ovvero: la regolamentazione. Bisogna avviare un importante dibattito pubblico e affrontare al meglio le urgenze etiche delle intelligenze artificiali.

Non possiamo permetterci di non vedere i rischi potenziali dell’AI nei confronti del genere umano. Dunque, è importante un dibattito onesto e aperto, che tenga presente delle responsabilità etiche e dei conflitti d’interesse.

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