Cerimonia di inaugurazione dell’Anno Giudiziario Forense

Necessità di riforme e conflitto in Ucraina al centro del discorso di apertura della Presidente Masi.

Il 25 marzo 2022 si è svolta la Cerimonia di Inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2022 del Consiglio Nazionale Forense. La cerimonia si è aperta con i tradizionali saluti alle più alte cariche dello Stato, della Giurisprudenza e della Magistratura, ed è proseguita con un intenso e sentito discorso tenuto dalla Presidente del CNF Maria Masi.

Riforma dell’ordinamento giudiziario

Dopo un sintetico bilancio dell’attività svolta nell’ambito giurisdizionale nel suo complesso, la Presidente si è soffermata sulla riforma dell’ordinamento giudiziario.  Se da un lato si plaude all’attenzione posta sul tema del funzionamento dei Consigli Giudiziari (in particolare con riferimento alla proposta del diritto di voto della componente laica in materia di accesso alle cariche e al funzionamento del CMS), dall’altro lato si evidenzia che le scelte effettuate in ambito di organizzazione degli uffici sono ancora lontane dall’essere ottimali.

La Presidente pone poi l’accento sulla scottante questione del limbo giuridico in cui si trova bloccata ormai da anni la magistratura onoraria, per la quale sono richieste riforme definitive nel pieno rispetto dell’istituzione stessa e del lavoro da questa svolto, ma anche e soprattutto per garantire l’effettività della difesa a garanzia della tutela dei diritti.

Riforma carceraria

Ma l’ordinamento giudiziario non è l’unico ambito in cui è auspicabile e necessaria una riforma.

I fondi messi a disposizione grazie al Piano di Ripresa e Resilienza possono e devono essere impiegati per realizzare una riforma carceraria ben strutturata, che deve basarsi su una diversa concezione del significato di detenzione e di pena.

La salvaguardia della dignità umana (soprattutto all’interno del sistema penitenziario, dove il numero di suicidi è molto elevato, e le condizioni di detenzione al limite del disumano), e la risoluzione delle criticità a cui gli avvocati sono quotidianamente sottoposti nello svolgimento della loro professione devono essere posti al centro della riforma.

È nell’ottica dell’importanza di questa riforma che – a febbraio 2022 – il CNF ha accettato di rinnovare il Protocollo d’Intesa con il Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale.

Tutela dei diritti umani e conflitto in Ucraina

Il CNF e l’avvocatura hanno sempre dimostrato il loro impegno e la loro dedizione nelle battaglie per la tutela dei diritti umani e per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione, intraprendendo numerose iniziative sia a livello nazionale che internazionale in collaborazione con gli altri Ordini Forensi Europei.

Ed è proprio toccando questo tema che la Presidente Masi ha rivolto il suo pensiero al conflitto in Ucraina e a tutte le vittime che ne sono derivate. L’avvocatura italiana, attraverso tutti i Consigli dell’Ordine sparsi sul territorio nazionale, non poteva restare indifferente di fronte a questa tragedia; per questo motivo ha avviato – sin dall’inizio del conflitto – iniziative di sostegno, in particolare nei confronti dei soggetti più vulnerabili.

Tali iniziative non si limitano solo all’assunzione di incarichi formali (attraverso il patrocinio a spese dello Stato e le difese d’ufficio), ma si articolano in progetti di solidarietà quali la presenza costante nei centri di accoglienza, di ascolto e antiviolenza.

Revoca delle misure emergenziali

Infine, Maria Masi si fa portavoce dell’esigenza sempre più pressante di revocare – o quantomeno ridimensionare – le misure adottate per far fronte all’emergenza Covid. Tra le principali richieste ci sono il superamento del limite di udienze che possono essere trattate giornalmente nel penale, la limitazione della trattazione scritta nel civile, e il libero accesso alle cancellerie.

“Non è solo e tanto un problema di forma né un totem simbolico, ma una legittima esigenza funzionale al corretto e pieno esercizio della nostra funzione” sostiene la Presidente,

sottolineando come il mantenimento di misure così stringenti nell’ambito giudiziario si ponga in netto contrasto con il libero accesso a tutte le principali attività culturali e ludiche concesso dal governo a partire dal mese di aprile.

Tutto il discorso della Presidente Maria Masi è disponibile al seguente link: https://youtu.be/0jcvRJfb_K4

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