Cassazione fa chiarezza: avviso solo se non fissata nell’ordinanza di rinvio
La Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 19564 del 16 maggio 2024, ha chiarito i casi in cui il difensore che ha ottenuto il rinvio del dibattimento per legittimo impedimento ha diritto di essere informato della nuova data di udienza.
La regola generale:
Secondo la Cassazione, il difensore ha diritto di ricevere l’avviso di udienza solo se la nuova data non è già stata fissata nell’ordinanza di rinvio. In questo caso, infatti, la semplice lettura dell’ordinanza in udienza sostituisce la notifica dell’avviso, sia per l’imputato contumace che per il suo difensore impedito.
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L’eccezione:
L’unica eccezione a questa regola è il caso del “rinvio a nuovo ruolo”, quando cioè la data del nuovo dibattimento non è fissata nell’ordinanza di rinvio. In questa ipotesi, il difensore ha diritto di ricevere un regolare avviso di udienza.
Casi in cui l’avviso non è necessario:
- Rinvio ad udienza fissa: Se la nuova data di udienza è già fissata nell’ordinanza di rinvio, non è necessario notificare l’avviso al difensore. In questo caso, infatti, la lettura dell’ordinanza in udienza sostituisce la notifica, come già spiegato sopra.
- Difensore di ufficio presente: Se in udienza è presente un difensore di ufficio nominato ai sensi dell’art. 97, comma 4, c.p.p., l’omessa notifica al difensore di fiducia della nuova data di udienza non comporta alcuna nullità. Questo perché il difensore di ufficio nominao agisce in nome e per conto del difensore di fiducia impedito e tutela i suoi interessi nel processo.
Precisazioni:
La Cassazione precisa che la regola sopra esposta vale anche se il giudice ha comunque disposto la comunicazione della nuova data di udienza al difensore impedito. In questo caso, la comunicazione rimane valida, ma non è necessaria per la regolarità del processo.
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