10 Novembre 2022

Cassa Forense: tutte le novità

Bonus 200 per gli iscritti

Lo scorso 25 ottobre Cassa Forense ha reso noto l’avvio del pagamento dell’indennità una tantum di 200 euro per i propri iscritti. L’indennità, come noto, è stata introdotta grazie al Decreto Aiuti, a favore dei lavoratori autonomi e a quelli iscritti alle Casse obbligatorie di previdenza, con un reddito 2021 complessivo che non superi i 35.000 euro.

Con il Decreto Aiuti Bis lo stanziamento già previsto è stato ulteriormente innalzato, arrivando a 600 milioni di euro per l’anno 2022. Di questi, oltre 95 milioni e mezzo sono in favore degli iscritti alle Casse di previdenza obbligatorie private.

Per accedere all’indennità, uno dei requisiti fondamentali è l’aver effettuato entro il 18 maggio 2022 almeno un versamento, parziale o totale, per la contribuzione dovuta con competenza a decorrere dall’anno 2020.

Non possono accedere al bonus, invece, gli iscritti alla Cassa già pensionati prima del 30 giugno 2022. Chi è iscritto alla Cassa e al tempo stesso ad una gestione previdenziale INPS doveva presentare la domanda direttamente all’Istituto.

Come presentare la domanda

La modalità di presentazione delle richieste si deve inoltrare esclusivamente online, dal 26 settembre al 30 novembre 2022. Inammissibili, dunque, le richieste pervenute in forma cartacea o comunque con modalità diverse.

Cassa Forense ha quindi predisposto una procedura telematica apposita, che può essere attivata accedendo alla propria posizione personale sul sito e avviata contemporaneamente ad altri Enti previdenziali privati.

In questo modo si consente l’accesso, con una sola domanda, anche al bonus 150 euro previsto dal decreto Aiuti Ter, destinato ai professionisti che nel 2021 hanno avuto un reddito non superiore a 20.000 euro. In riferimento a ciò, leggiamo sul sito della Cassa che con separato bonifico (valuta beneficiario 26 ottobre) si dispone il pagamento dell’indennità 150 euro ai 57.000 aventi diritto.

Dal calcolo retributivo a quello contributivo

È stata approvata la Riforma della previdenza forense. Dal 2024, in virtù del nuovo regolamento stabilito dal Comitato dei Delegati di Cassa Forense, il sistema pensionistico del mondo dell’Avvocatura passerà gradualmente dal calcolo retributivo delle pensioni a quello contributivo.

Spiega la Cassa che si tratta di un «passaggio necessario per far fronte alle mutate esigenze e rispondere alle previsioni emerse dall’ultimo bilancio tecnico attuariale a 30 anni».

Calcolo integrale e misto

Duque, ai futuri iscritti verrà applicato il sistema di calcolo contributivo delle prestazioni, in maniera integrale.

Invece, per gli avvocati con anzianità di iscrizione con meno di 18 anni al 31 dicembre 2023 verrà applicato un sistema di calcolo misto. Questo equivale al contributivo pro-rata, ovvero retributivo per gli anni precedenti all’entrata in vigore della riforma e contributivo per gli anni successivi.

Per tutti gli avvocati iscritti che hanno un’anzianità di almeno 18 anni al 31 dicembre 2023 si continuerà ad applicare il sistema retributivo attuale, modificando il coefficiente di rendimento per il calcolo della pensione da 1,40% a 1,30% soltanto per gli anni successivi all’entrata in vigore di tale riforma.

L’aliquota destinata al calcolo del contributivo verrà innalzata gradualmente di due punti (16% dal 2024, 17% dal 2026). Per quanto riguarda il contributivo soggettivo minimo, ci sarà una riduzione da 3.000 euro a 2.200 euro. In tal modo si andrà incontro alla fascia più debole dell’Avvocatura, quella con reddito fino a 17.324 euro, che potrà contare sulla riduzione effettiva della contribuzione, rispetto alla normativa vigente.

Per i primi quattro anni, il periodo iniziale di iscrizione prevedrà una contribuzione soggettiva direttamente proporzionale al reddito professionale, senza alcun obbligo di contributo minimo. Mentre dal quinto all’ottavo anno, il minimo soggettivo subirà una riduzione del 50% (1.100 euro).

In ogni caso, resta la possibilità, su base volontaria, di integrare i minimali non versati entro i primi 12 anni di iscrizione. L’aliquota per la contribuzione modulare viene invece elevata dal 10% al 15%. In tal modo verrà reintegrato il montante contributivo per calcolare la quota modulare di pensione, mantenendo i benefici fiscali attuali.

Pensione di vecchiaia e maternità

Le regole d’accesso per la pensione di vecchiaia, anzianità e vecchiaia anticipata restano le stesse. Per gli iscritti dal 2024, invece, i tre istituti verranno riunificati nella pensione di vecchiaia, con calcolo contributivo e requisiti d’accesso più favorevoli.

Resta garantita l’adeguatezza delle prestazioni per tutti i nuovi iscritti grazie ad un meccanismo di calcolo che aggiunge al contributivo anche un punto percentuale di quello che è stato versato a titolo integrativo.

Per quanto riguarda la maternità, la paternità e l’adozione si prevedono ulteriori benefici, in sede di pensionamento, riconoscendo il coefficiente di trasformazione aumentato di un anno rispetto all’età anagrafica effettiva. Questo determina per alcuni iscritti un aumento delle pensioni di vecchiaia, che vengono calcolate con sistema contributivo.

L’integrazione minima della pensione, riservata a chi si limita a versare contributi minimi, verrà rimodulata gradualmente fino a 9.000 euro all’anno, mantenendo un buon tasso di sostituzione rispetto ai redditi dichiarati e prodotti.

Convenzione Revela

Cassa Forense annuncia la sottoscrizione di una convenzione con Revela, una società specializzata in attività di reportistica investigata, relativa all’offerta di servizi per le azioni investigative e per le indagini commerciali e finanziarie per le azioni di recupero crediti.

Revela ha messo a disposizione degli iscritti alla Cassa alcune soluzioni in ambito investigativo, come:

  • rintraccio dell’attività lavorativa: verifica del posto di lavoro, delle pensioni e delle prestazioni assistenziali);
  • rintraccio dei debitori;
  • rintraccio dei conti correnti;
  • indagini socio-economiche e patrimoniali;
  • rintraccio degli eredi;
  • business information pre-fido – rating solvibilità e affidabilità Italia/Estero;
  • elaborazione dei dati e lavorazioni su tracciati Excel.

L’offerta a favore degli iscritti comprende un listino riservato, con la possibilità di usufruire di diversi servizi beneficiando dell’applicazione di un trattamento di sconto dal 15% al 30% sulle tariffe del listino pubblico.

Si prevede anche la possibilità di ottenere sconti ulteriori aderendo alla Promo Plafond Ricaricabile, che permette di attivare un contratto di acquisto prepagato per accedere ai servizi, ottenendo uno sconto fino a 200 euro.

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