Redazione 10 Settembre 2024

Caso Sangiuliano-Boccia, la Corte dei Conti avvia verifiche. L’ex ministro: “Dimostrerò la mia correttezza”

La procura regionale della Corte dei Conti per il Lazio, presieduta da Paolo Rebecchi, ha ufficialmente aperto un fascicolo sul caso che vede coinvolti l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e l’imprenditrice campana Maria Rosaria Boccia. Le indagini mirano a verificare eventuali profili di danno erariale e l’utilizzo improprio di denaro pubblico da parte dell’ex ministro. La vicenda è al centro dell’attenzione politica e giudiziaria, ma al momento le autorità mantengono la massima riservatezza.

Sangiuliano, da parte sua, si dice sereno e fiducioso. “Sono lieto che la Corte dei Conti possa accertare la correttezza dei miei comportamenti. Non un euro pubblico è stato speso in modo inappropriato e lo dimostrerò carte alla mano”, ha dichiarato l’ex ministro in una nota.

Le verifiche della Corte dei Conti

L’inchiesta ha avuto origine dopo le rivelazioni di Maria Rosaria Boccia, le quali hanno portato alle dimissioni di Sangiuliano. Le accuse mosse dall’imprenditrice includono presunti episodi di uso improprio di risorse pubbliche, come cene, viaggi in auto blu e persino l’uso di una scorta per partecipare a eventi privati, tra cui un concerto dei Coldplay.

La Corte dei Conti intende accertare se tali comportamenti possano configurare un danno erariale, vale a dire un utilizzo indebito di fondi pubblici a fini personali. L’apertura del fascicolo segna dunque l’inizio di una fase cruciale dell’indagine, che potrebbe avere importanti sviluppi nelle prossime settimane.

Nel frattempo, l’ex ministro ribadisce la sua volontà di collaborare con la magistratura e di dimostrare la propria innocenza, confidando che le verifiche della Corte dei Conti possano chiarire la sua posizione in modo definitivo.

Un caso che scuote la politica

L’inchiesta ha già sollevato un ampio dibattito all’interno del panorama politico italiano. Le dimissioni di Sangiuliano hanno aperto una discussione più ampia sull’uso delle risorse pubbliche da parte dei funzionari e dei membri del governo, con richieste di maggiore trasparenza e rigore nella gestione della cosa pubblica.

Le prossime settimane saranno decisive per capire l’evolversi della situazione e quali saranno le conclusioni della Corte dei Conti.


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