Cashback di Stato: come funziona il bonus bancomat in partenza al 1° dicembre

Cashback di Stato: come funziona il bonus bancomat in partenza al 1° dicembre

Dal 1° dicembre 2020 parte la fase sperimentale dell’operazione cashback di Stato, o bonus bancomat, grazie al quale i cittadini potranno ottenere rimborsi in denaro a seguito di acquisti effettuati con modalità di pagamento elettronico. Il test si concluderà il 31 dicembre.

L’obiettivo del programma è disincentivare l’uso del contante e limitare l’evasione fiscale.

COME FUNZIONA IL SISTEMA CASHBACK

Il cashback è un sistema utilizzato soprattutto dai negozi per fidelizzare i clienti.
Quando un cliente acquista qualcosa, recupera parte della sua spesa economica tramite un rimborso.
Il meccanismo ha le seguenti caratteristiche:

  • – il soggetto che rimborsa è anche il soggetto al quale il consumatore ha versato una somma in cambio di beni o servizi;
  • – la percentuale di rimborso mediamente va dal 5% al 15%;
  • – i rimborsi riguardano gli acquisti eseguiti in un arco temporale preciso e limitato (per es.: un anno);
  • – l’adesione al programma è volontaria.

Il cashback statale differisce leggermente da questo modello poiché, come già suggerito, le finalità sono diverse.

  • il soggetto che rimborsa è lo Stato e non il soggetto al quale il cliente ha versato una somma in cambio di beni o servizi;
  • – la percentuale di rimborso è decisa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze;
  • – anche l’arco temporale di riferimento è deciso dal MEF;
  • – il beneficiario può essere solo un consumatore maggiorenne, residente in Italia e privato, quindi non sono contemplati gli acquisti nell’ambito dell’esercizio d’impresa, arte o professione;
  • – l’adesione al programma è sempre volontaria.

COSA FARE PER ADERIRE AL PROGRAMMA CASHBACK DI STATO

La prima cosa da fare è registrarsi al programma cashback tramite l’App IO e indicare il proprio codice fiscale, l’IBAN e una o più carte da utilizzare per i futuri pagamenti elettronici.

Ogni volta in cui le carte registrate vengono utilizzate per l’acquisto in negozi, i dati della transazione vengono trasmessi alla piattaforma gestita da PagoPA.

Con scadenza semestrale, viene calcolato il rimborso in base agli importi spesi. Il rimborso viene accreditato direttamente sul conto corrente indicato.

Al momento, mancano ancora informazioni precise sull’importo massimo delle spese, il numero delle transazioni valide e l’entità dei rimborsi. Quando il sistema cashback sarà a pieno regime, la percentuale di rimborso dovrebbe essere del 10% su un massimo di 1.500 € per semestre.

Sono anche previsti rimborsi speciali per i primi 100.000 aderenti che effettuano il maggior numero di transazioni. I rimborsi seguiranno una graduatoria.

LA PRIVACY

Il sistema su cui si basa il bonus bancomat è alquanto semplice, ma implica il trattamento di dati personali su larga scala. Ciò significa che vi sono delle questioni legate alla privacy che vanno assolutamente considerate.

Con il provvedimento n. 179 del 13 ottobre, il Garante della Privacy ha dato parere positivo sullo schema del decreto del MEF ma non ancora sul trattamento dei dati.
L’approvazione completa da parte del Garante arriverà solo quando il Ministero dell’Economia e delle Finanze eseguirà la valutazione d’impatto sulla protezione dei dati personali prevista dall’art. 35 del GDPR.
Inoltre, il Garante sta ancora esaminando la DPIA di PagoPA sull’uso dell’app IO.

Lo scenario a cui si aspira prevede, naturalmente, che i dati raccolti tramite l’App IO vengano usati esclusivamente per le finalità connesse al cashback e non per controllare i cittadini.
Anche i dati relativi agli esercenti dovranno essere usati solo per verificare eventuali reclami sulle transazioni effettuate.

In ogni caso, il MEF potrà utilizzare tutti i dati raccolti tramite il sistema per proprie finalità statistiche.

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