I parlamentari europei chiedono alla Commissione di agire per un caricabatterie universale
Già da anni, noi tutti ci destreggiamo tra i diversi cavi dei caricabatterie distinguendo necessariamente ora quelli del tablet, ora quelli dello smartphone. Certamente, soprattutto per chi si ritrova ad aver a che fare quotidianamente con più apparecchiature elettroniche (pensiamo in particolare a studi professionali o liberi professionisti) si tratta di una scomodità di non poco conto. Non solo: tale molteplicità di soluzioni caricabatterie rappresenta anche un problema a livello di inquinamento, di rifiuti elettronici e di spreco di materie prime. Per questi motivi, i parlamentari europei stanno insistendo per ottenere un caricabatterie universale per tutti.
Caricabatterie universale per il problema dei rifiuti elettronici
“Nell’ultimo decennio, il Parlamento europeo ha spinto la Commissione a presentare una proposta su un caricatore universale al fine di affrontare il problema dei rifiuti elettronici […]”. Ed in effetti, l’impulso parte addirittura nel 2014, quando lo stesso Parlamento Europeo sostiene l’utilità di un caricabatterie comune per tutti i cellulari. Tuttavia, se inizialmente si agiva durante le negoziazioni della direttiva Radio Equipment (RED), ora la tecnica è di agire attraverso relazioni di iniziativa, risoluzioni e domande rivolte ai commissari.
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In effetti, Anna Cavazzini (Verdi/SLE, Germania) afferma che “Le apparecchiature elettriche ed elettroniche continuano ad alimentare uno dei flussi di rifiuti in più rapida crescita nell’UE. [Perciò] E’ particolarmente importante che le norme proposte si applichino non solo agli smartphone ma anche ai tablet e ad altri dispositivi mobili […]”. Per altro, considerando i rapidi sviluppi tecnologici degli ultimi anni, la Commissione avrebbe già perso molto tempo.
Ora, a sentire la stessa Cavazzini, il Parlamento lavorerà su questa proposta legislativa. E verrà fatto il possibile per garantire un’agevole cooperazione con la Commissione ed il Consiglio, per raggiungere un accordo che vada a beneficio tanto dei consumatori europei quanto dell’industria. Il punto è costituito dagli obiettivi del Green Deal europeo: snodo fondamentale per attenuare l’impatto climatico.
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