12 Giugno 2025 - Giustizia

Carceri sovraffollate, il Garante: “Un indulto per pene fino a due anni risolverebbe l’emergenza”

In Italia oltre 16mila detenuti scontano pene inferiori a due anni. Stefano Anastasia rilancia la proposta di un provvedimento straordinario per riportare il sistema penitenziario entro i limiti di legalità e dignità.

Il problema del sovraffollamento carcerario in Italia resta una ferita aperta per il sistema penitenziario. Al 31 maggio scorso, i detenuti presenti negli istituti penitenziari italiani erano 62.761, a fronte di una capienza regolamentare effettiva di 46.745 posti, considerando anche oltre 4.500 letti temporaneamente indisponibili per ristrutturazioni. L’indice medio di affollamento è salito così al 134,29%, con punte che in alcune strutture superano il 150%.

A evidenziare la criticità è il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Lazio, Stefano Anastasia, che rilancia una proposta concreta e immediata: un indulto limitato alle condanne e ai residui di pena inferiori a due anni. Si tratta di 16.568 persone, esattamente il numero di detenuti che eccede la capienza carceraria del Paese.

“Con un provvedimento di questo tipo — spiega Anastasia — sarebbe possibile azzerare il sovraffollamento e riportare il sistema penitenziario entro i limiti di legalità costituzionale”. Oltre alla questione numerica, il Garante richiama l’attenzione sulle condizioni materiali di vita all’interno delle strutture: ambienti angusti, personale ridotto soprattutto nelle ore notturne, difficoltà nel garantire assistenza sanitaria, attività formative e opportunità di reinserimento.

Anastasia sottolinea anche come l’amnistia e l’indulto restino, ad oggi, gli unici strumenti straordinari previsti dalla Costituzione per intervenire in situazioni di emergenza e che per essere approvati richiedono il consenso bipartisan. Richiama così il precedente del 2006, quando maggioranza e opposizione si unirono per approvare un indulto di tre anni, che non solo alleggerì il sistema carcerario, ma contribuì anche a dimezzare i tassi di recidiva tra i beneficiari.

“L’Italia — conclude Anastasia — ha bisogno di tempo e di margini per costruire una riforma penitenziaria strutturale. Liberare spazio e risorse con un indulto limitato e mirato consentirebbe di ripristinare condizioni minime di dignità e legalità negli istituti di pena e di ridare senso al principio costituzionale della funzione rieducativa della pena”.


LEGGI ANCHE


Attacchi informatici al settore sanitario

Attacchi informatici al settore sanitario: perché i nostri dati interessano tanto

Gli attacchi informatici al settore sanitario acquisiscono ancora più rilevanza nel contesto straordinario venutosi a creare con l’epidemia da Coronavirus. L’attacco ai danni dell’Istituto Spallanzani…

gender gap

Gender-Gap: la parità salariale è legge

Pari Opportunità: Il ddl sulla parità salariale tra uomo e donna è legge Il disegno di legge per la parità di stipendio tra uomo e donna presentato…

Gas liquefatto, l’Italia accelera sulla diversificazione: +35% di import nel 2025

Nei primi sei mesi dell’anno importati quasi 10 miliardi di metri cubi di GNL, con gli Stati Uniti in testa tra i fornitori. Cresce la…

TORNA ALLE NOTIZIE

Iso 27017
Iso 27018
Iso 9001
Iso 27001
Iso 27003
Acn
RDP DPO
CSA STAR Registry
PPPAS
Microsoft
Apple
vmvare
Linux
veeam
0
    Prodotti nel carrello
    Il tuo carrello è vuoto