L’OCF e congresso nazionale alla fiera di Roma: affrontare subito problemi della Giustizia
L’avv. Giovanni Malinconico, coordinatore dell’Organismo Congressuale Forense, richiede la convocazione di un congresso nazionale, da calendarizzare non oltre il prossimo luglio. L’urgenza e la necessità dell’evento scaturirebbero dall’impellenza delle nuove riforme ed investimenti che – a stretto giro- coinvolgeranno l’intero sistema. Le giornate potrebbero essere quelle del 23 e 24 luglio, molto probabilmente in presenza, magari con un numero definito di delegati.
Occasione irripetibile per affrontare problemi strutturali della giustizia e riforme ordinamento giudiziario
12 maggio 2021, l’OCF richiede la convocazione del Congresso Nazionale Forense, da tenersi entro il prossimo luglio. Inoltre, il documento recante in calce la firma del coordinatore avv. Malinconico, specifica che la sessione dovrà tenersi a Roma. Nello specifico, l’area individuata (Fiera di Roma) permetterebbe di realizzare un evento in presenza, seppur ridotta, nei limiti dell’osservanza delle norme anti-Covid.
Dal punto di vista dei temi, ci si concentrerà soprattutto sull’impiego delle risorse del Recovery Fund in ambito giuridico. Infatti, la volontà è di partecipare attivamente ad un’azione condivisa e unitaria, di concerto con le forze politiche. Precisamente, l’intento è di esprimersi riguardo 4 punti stabiliti:
- L’utilizzo del fondo Recovery Fund per la sostenibilità della giurisdizione e della professione forense;
- riforma dell’ordinamento forense;
- riforma dell’ordinamento giudiziario;
- modifiche statutarie.
Dunque, se è chiaro l’intento dell’OCF di andare al di là delle bandiere politiche, altrettanto chiare sono le tempistiche dettate. In effetti, è lo stesso a specificare: “Vista l’accelerazione [del] Governo […] il Congresso dovrebbe essere convocato subito, entro […] dieci giorni dalla richiesta […]”.
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