I nuovi parametri forensi
Il decreto ministeriale n.392 della Ministra Marta Cartabia apporta delle modifiche al DM giustizia 55/2014. I pareri delle Commissioni delle Camere arriveranno entro la metà di luglio.
Il decreto vuole incentivare la risoluzione stragiudiziale delle controversie attraverso un compenso superiore dell’avvocato, mediante l’introduzione di una tariffa oraria che parte da 200 euro fino ad arrivare ad un massimo di 500. Introduce, inoltre, dei limiti al potere discrezionale esercitato dal giudice nella definizione dei compensi degli avvocati.
Uno degli obiettivi della riforma è quello di colmare tutti quei vuoti che esistono in relazione alle tariffe da applicare per alcune procedure. Ma questo è soltanto un assaggio delle novità.
I parametri non determineranno vincoli né con l’avvocato o con il cliente. Si farà riferimento ai parametri forensi nei casi in cui cliente e avvocato non abbiano scritto la misura dei compensi. Inoltre, in assenza di una decisione sui compensi, l’ultima parola andrà al giudice.
Per rendere più omogenei i compensi, il giudice può stabilire l’aumento o la diminuzione del compenso, nella percentuale del 50%.
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
Compensi più alti
Per lo svolgimento dell’attività stragiudiziale, è previsto un compenso che deve essere liquidato in ogni parte o fase, se l’affare si compone di parti o fasi. Anche qui, il giudice può stabilire l’aumento o la diminuzione del compenso, nella percentuale del 50%.
Salgono del 30% i compensi degli avvocati che concludono un accordo in sede di negoziazione assistita o mediazione. L’aumento riguarda anche le fasi di negoziazione e attivazione.
Se la conciliazione o la transazione avvengono in corso di causa, viene riconosciuto al professionista un compenso pari a quello che gli spetterebbe in fase decisionale, con un aumento di ¼.
Se il valore dell’affare stragiudiziale supera i 520.000,00 euro, il compenso viene liquidato seguendo una percentuale che decresce progressivamente, in base al valore dell’affare.
Controversie bagatellari e compensi ridotti
Per premiare chi è in grado di risparmiare tempo, si taglia il compenso agli avvocati del 75%, se introducono controversie strumentali o bagatellari. Non cambia la riduzione del compenso del 50% per coloro che introducono controversie con una domanda introduttiva inammissibile o improponibile, che il giudice deve motivare per “gravi ed eccezionali ragioni”.
La norma di riferimento è l’articolo 96 c.p.c.
Compenso orario
Tra i parametri fa il suo ingresso il compenso orario. L’opzione era già contemplata dalla legge n. 247/2012, anche se non era mai stata introdotto un riferimento preciso per quantificare il compenso.
Lo schema del decreto introduce la soglia minima di 200 euro, fino al massimo di 500, per ogni ora (o frazione di ora che supera i 30 minuti)
Procedure concorsuali
Viene introdotta, per la prima volta, una tabella con i parametri utili ai fini del calcolo del compenso per l’accertamento del passivo nella liquidazione giudiziale e nella procedura fallimentare. I parametri sono quelli destinati al giudizio ordinario, con una riduzione del 20%.
La riduzione del compenso può arrivare al 50% nei procedimenti di impugnazione e ammissione al passivo nei crediti da lavoro dipendente.
Processo penale
L’aumento o la diminuzione del compenso sono sempre stabiliti nella misura fissa del 50% anche nel processo penale. L’aumento del compenso avviene nel momento in cui le indagini difensive si rivelino complesse o urgenti.
Per quanto riguarda il compenso dell’avvocato nell’attività difensiva nel procedimento penale minorile, le linee da seguire sono quelle contenute nella tabella n.15. Si fa riferimento all’autorità giudiziaria competente, se l’imputato, al momento del fatto, fosse stato maggiorenne.
——————————–
LEGGI ANCHE:
CNF e OCF chiedono di accelerare l’entrata in vigore della riforma Cartabia
Polizza sanitaria Cassa Forense: ancora pochi giorni per aderire