“E’ IMPORTANTE CHE LA CIRCOLARE DIFFUSA DAL CNF VENGA INOLTRATA A TUTTI GLI ISCRITTI”
Anche gli avvocati possono autenticare le firme per i referendum: è questa la circolare inviata qualche giorno fa dal Cnf ai Presidenti degli Ordini Forensi Italiani.
L’intento è quello di diffondere tra i propri iscritti la conoscenza del nuovo potere di autenticazione dell’avvocato nelle procedure elettorali. Novità legislativa che l’associazione Luca Coscioni vorrebbe fosse divulgata il più possibile, per arrivare ai quasi 245 mila avvocati italiani.
Avvocati, novità relativa alla loro professione: potere di autenticazione nelle procedure elettorali
La nuova circolare del Cnf dà il potere di autenticazione nelle procedure elettorali agli “Avvocati che abbiano comunicato la loro disponibilità all’ordine di appartenenza”. Nello specifico, ad essi è dato potere di autenticare le firme previste da tutte le leggi elettorali vigenti, referendum abrogativi inclusi. Da qui, la necessità di veder diffusa tale novità, prima tra i singoli ordini forensi e poi, capillarmente, ai singoli professionisti.
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L’associazione Luca Coscioni si è dimostrata esser particolarmente attenta a questa novità, soprattutto alla luce della sua storica battaglia per la campagna referendaria a favore dell’Eutanasia Legale. Infatti, tale nuova procedura mira -parallelamente- alla semplificazione delle procedure elettorali e alla valorizzazione della funzione sociale dell’avvocato. A questo proposito ricordiamo che l’Italia ha recentemente subìto una condanna da parte del Comitato dei diritti umani dell’ONU per violazione del “diritto dei cittadini ad accedere agli strumenti di democrazia diretta come […] i referendum”.
E la lotta verso il riconoscimento non sembra fermarsi: “Ora è importante che i singoli ordini forensi si attivino affinché la circolare diffusa dal Cnf venga inoltrata a tutti gli iscritti”, afferma l’associazione Coscioni. In questo caso si fa riferimento alla totalità degli avvocati italiani, quasi 245 mila. In effetti, prima d’ora, essi non ne avevano ricevuto alcuna informazione ufficiale, “nonostante siano in corso diverse campagne referendarie il cui successo dipende soprattutto dalla presenza di autenticatori”.
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