Il centrosinistra esulta per la pronuncia della Corte costituzionale sull’autonomia differenziata, che conferma molte delle critiche sollevate contro la riforma voluta dal ministro Roberto Calderoli. Tuttavia, rimane l’incertezza sul destino dei quesiti referendari. Fonti parlamentari del Pd sottolineano che, con la legge rimandata al Parlamento, eventuali modifiche al testo legislativo potrebbero far decadere il referendum. Se invece governo e Parlamento non interverranno, il referendum potrebbe proseguire sulle parti ancora in vigore, anche se l’ipotesi appare complessa.
Nonostante le difficoltà, Italia Viva ha dichiarato l’intenzione di andare avanti con il referendum, considerandolo un’opportunità per “dare una spallata al governo”. Intanto, da Alleanza Verdi e Sinistra a M5S, da Carlo Calenda al Pd, i partiti di opposizione parlano di un colpo decisivo alla riforma Calderoli.
“La Corte ha dichiarato l’illegittimità di molte parti dell’autonomia. Salvini mi aveva promesso che me ne avrebbe regalata una, ma direi che può tenersela e magari regalarla a Giorgia Meloni, così la leggono insieme”, ha commentato la segretaria dem Elly Schlein durante un intervento a Perugia.
L’opposizione interpreta la decisione della Consulta come una vittoria politica, ma resta il rebus su come si evolveranno i prossimi passaggi, sia a livello legislativo che referendario.
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