Circa un quarto dei posti di lavoro cambierà nei prossimi cinque anni, ma la presenza di 3 milioni di Neet (giovani che non studiano né lavorano) rappresenta un ostacolo alla crescita e alla competitività del Paese.
In questo contesto, la consapevolezza circa l’importanza della formazione nel settore della Pubblica Amministrazione aumenta, portando il numero di ore annuali dedicate alla formazione da 3 a 30 per ogni dipendente.
Per il ministro Zangrillo l’innovazione e la modernizzazione sono elementi fondamentali per consentire alla Pubblica Amministrazione di svolgere il proprio ruolo di abilitazione del funzionamento della macchina statale.
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Ha anche affermato la responsabilità di accompagnare non solo le amministrazioni centrali ma anche gli enti territoriali nella realizzazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Zangrillo ha concluso con fiducia, sottolineando gli sforzi in corso per l’innovazione attraverso la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.
Roberto Santori, fondatore e amministratore delegato di Challenge Network, ha sottolineato l’importanza della formazione come acceleratore e abilitatore del cambiamento, specialmente in un contesto di forte discontinuità dovuto all’avvento dell’intelligenza artificiale.
Ha sottolineato che la formazione è cruciale per sviluppare nuove competenze e professionalità, mentre gli investimenti nel capitale umano rimangono centrali per gestire l’impatto della tecnologia sulle persone in modo sostenibile.
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