L’11 agosto 2023 è stato pubblicato in GU il Decreto del Ministero della Giustizia 110/2023:
«Regolamento per la definizione dei criteri di redazione, dei limiti e degli schemi informatici degli atti giudiziari con la strutturazione dei campi necessari per l’inserimento delle informazioni nei registri del processo, ai sensi dell’articolo 46 delle disposizioni per l’attuazione del codice di procedura civile».
Tutte le disposizioni si applicano ai procedimenti introdotti dopo la data del 1° settembre 2023.
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Per quanto riguarda la redazione degli atti processuali del pm e delle parti private ci dovrà essere massima sinteticità e chiarezza. È prevista, dunque, una specifica articolazione con tanto di:
- Intestazione, con l’indicazione dell’ufficio giudiziario e la tipologia dell’atto;
- Parti;
- Massimo 20 parole chiave, che individuano l’oggetto del giudizio;
- Estremi del provvedimento nelle impugnazioni;
- Esposizione specifica dei fatti e dei motivi in diritto;
- Riferimento puntuale ai documenti offerti, che vengono indicati con ordine numerico progressivo;
- Esposizione di eventuali questioni preliminari, pregiudiziali e di merito riguardo ai motivi di diritto;
- Conclusioni;
- Specifica indicazione dei mezzi di prova + indice dei documenti prodotti;
- Valore della controversia;
- Richiesta di distrazione delle spese;
- Eventuale indicazione del provvedimento di ammissione al patrocinio a spese delle Stato.
Vengono inoltre indicati:
- I limiti dimensionali degli atti processuali per cause con valore inferiore a 500mila euro;
- Tecniche redazionali: 12 punti per le dimensioni, interlinea 1,5 e margini di 2,5 cm;
- Le note vengono ammesse soltanto per riferimenti alla dottrina o alla giurisprudenza;
- I provvedimenti del giudice soggetti ad impugnazione vengono redatti in modo chiaro e conciso.
Inoltre, gli atti giudiziari dovranno rispettare tutte le istruzioni per la redazione contenute nell’art. 11 del dm 44/2011, e dovranno essere accompagnati anche da schemi informatici conformi alle specifiche tecniche. I criteri verranno poi inseriti all’interno delle linee programmatiche che sono state proposte alla scuola superiore di magistratura dal Ministero.
Si prevede anche l’istituzione di un osservatorio permanente riguardo i limiti dimensionali e la funzionalità dei criteri redazionali.
Nell’articolo 8 ci sono anche le regole del PCT sulla forma dell’atto. In particolare, è necessario inserire i dati prescritti dall’art. 34 del decreto 44/2011. L’atto del PCT rimane un file .pdf, così come previsto dall’art. 12, che deve essere sottoscritto con firma digitale e con tanto di file XML.
Per consultare le Linee Guida per la Redazione degli Atti del Processo Civile
cliccare sopra questo link.
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