Dal 25 agosto 2024, è entrata in vigore la riforma del codice di procedura penale, nota come “riforma Nordio”, che introduce un importante cambiamento: le assoluzioni per reati come evasione fiscale, furto, ricettazione e lesioni stradali diventano definitive, non potendo più essere appellate dal pubblico ministero.
Questa novità è stata introdotta dalla legge 9 agosto 2024, n. 114, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 187 del 10 agosto 2024, che ha modificato l’articolo 593 del codice di procedura penale. La riforma limita quindi la possibilità per il pubblico ministero di impugnare le sentenze di proscioglimento per una serie di reati per i quali il processo viene avviato con citazione diretta davanti a un giudice monocratico, come previsto dall’articolo 550 Cpp.
Con questa modifica, il legislatore ha voluto garantire una maggiore certezza del diritto, riducendo i casi in cui le sentenze di assoluzione possono essere messe in discussione, rafforzando così la stabilità delle decisioni giudiziarie.
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