A partire dal 23 dicembre 2023, è entrato in vigore un nuovo obbligo per tutti i proprietari di veicoli a motore: l’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi sarà necessaria anche per i mezzi fermi in aree private, come cortili o garage. La novità è contenuta nel decreto legislativo n. 184 del 22 novembre 2023, che recepisce la direttiva europea 2021/2118. La legge estende l’obbligo di copertura assicurativa ai veicoli non in circolazione, a prescindere dal terreno su cui si trovano.
Le sanzioni
Per chi non si adegua, sono previste sanzioni pesanti. Le multe partono da 866 euro, con la possibilità di riduzione se il pagamento avviene entro cinque giorni dalla notifica. La stessa regola si applica anche alle macchine agricole, ma in questo caso le sanzioni possono arrivare fino a 3.464 euro. Tuttavia, per questo settore, è stata prevista una deroga fino al 1° luglio 2024. Sono esonerati dall’obbligo assicurativo solo i veicoli sequestrati o privi di una componente essenziale, come il motore.
Problemi e dubbi
Nonostante l’entrata in vigore della norma, permangono diverse criticità. In particolare, le compagnie assicurative non offrono ancora polizze specifiche per coprire i rischi di veicoli non circolanti, come quelli utilizzati esclusivamente in proprietà private. Questo rappresenta un grosso problema per molte aziende agricole, che utilizzano macchine operatrici non targate all’interno dei loro confini e che quindi non possono essere assicurate. La stessa difficoltà si riscontra anche per i concessionari e i rivenditori di veicoli agricoli.
Le difficoltà interpretative
Un ulteriore nodo è rappresentato dalle difficoltà interpretative del provvedimento. Gli operatori del settore lamentano la mancanza di linee guida ufficiali da parte del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, rendendo complicata la corretta applicazione della norma. Ad esempio, resta poco chiaro quali veicoli siano effettivamente soggetti all’obbligo assicurativo e come debbano essere stipulate le polizze.
Le richieste delle imprese
Le associazioni di categoria, tra cui Confagricoltura, Cia e Copagri, insieme a Federacma e altre organizzazioni del settore, hanno richiesto una proroga dell’obbligo per le macchine agricole e un tavolo di confronto con il ministero per chiarire i numerosi aspetti tecnici e operativi. L’obiettivo è trovare soluzioni che riducano i costi e semplifichino la burocrazia per le imprese, tutelando allo stesso tempo il rispetto della normativa.
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