Dal 2 febbraio 2024 è ufficialmente iniziata la prima fase attuativa dell’AI Act (Regolamento UE 2024/1689), il primo quadro normativo europeo per disciplinare l’uso dell’Intelligenza Artificiale. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale UE lo scorso luglio, il regolamento introduce misure graduali per garantire un utilizzo sicuro e responsabile della tecnologia AI, prevedendo anche divieti per sistemi considerati ad alto rischio.
Tra le prime disposizioni entrate in vigore rientrano quelle relative alle pratiche vietate (art. 5), che impediscono l’uso di applicazioni IA ritenute a “rischio inaccettabile”. In particolare, il divieto riguarda strumenti capaci di manipolare il comportamento umano, sistemi di riconoscimento biometrico atti a classificare le persone e applicazioni che analizzano le emozioni nei luoghi di lavoro. Si tratta di un primo passo fondamentale nella tutela dei diritti fondamentali nell’Unione Europea, ma la piena applicazione del regolamento arriverà solo il 2 agosto 2026, attraverso fasi successive.
Le prossime tappe dell’AI Act
Dal prossimo agosto entreranno in vigore ulteriori disposizioni riguardanti le autorità di notifica, le norme specifiche per i sistemi di IA ad uso generale, il quadro di governance e il regime sanzionatorio. Uno degli strumenti chiave per accompagnare questa fase sarà il Codice di Condotta, un documento che definirà criteri e indicatori per la valutazione della conformità ai requisiti normativi.
L’Ufficio AI della Commissione Europea, incaricato di supervisionare l’attuazione dell’AI Act, ha avviato quattro gruppi di lavoro composti da esperti indipendenti per la stesura del Codice di Condotta. Questi gruppi analizzeranno aspetti cruciali come la trasparenza, la governance dei modelli di AI ad uso generale (GPAI), il rispetto del diritto d’autore e la gestione dei rischi associati all’IA. Il documento definitivo è atteso per la fine di aprile.
Un regolamento complesso con impatti su imprese e professionisti
L’AI Act rappresenta una sfida significativa per imprese e professionisti del settore. Con le sue 144 pagine, 113 articoli e 180 considerando, il regolamento è un testo normativo articolato, che impone alle aziende di verificare la conformità dei propri prodotti AI e di adattare le pratiche contrattuali nelle forniture e negli acquisti di componenti AI.
Per questo motivo, il Codice di Condotta è atteso con particolare interesse dagli operatori del mercato, che necessitano di linee guida chiare e applicabili. Oltre a fornire strumenti di valutazione e mitigazione dei rischi, il documento avrà il compito di semplificare l’adozione delle nuove norme e di ridurre l’esposizione delle aziende a sanzioni, che possono essere molto onerose.
Infine, il regolamento pone nuove sfide anche per i professionisti della consulenza legale e tecnologica. La crescente complessità delle tecnologie AI richiede competenze specifiche, spesso non ancora diffuse tra gli esperti del settore. La formazione e l’aggiornamento continuo diventeranno elementi essenziali per supportare le imprese nella corretta applicazione della normativa e per garantire un equilibrio tra innovazione e tutela dei diritti nell’ecosistema digitale europeo.
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