Il ministero della Salute ha pubblicato la circolare con le regole aggiornate rispetto alla gestione dei casi di Covid-19.
Sostanzialmente si seguono le indicazioni all’interno del decreto sui cosiddetti “raduni pericolosi”, dove si prevedeva l’abolizione dell’obbligo del tampone negativo per uscire dall’isolamento di cinque giorni previsto per le persone risultate positive al coronavirus.
Le regole, in breve
Per le persone che non hanno mai avuto sintomi, oppure asintomatiche da almeno 2 giorni, l’isolamento si interromperà dopo cinque giorni dal primo tampone positivo oppure dall’inizio dei sintomi – anche senza test molecolare o antigenico.
Se una persona è sempre stata asintomatica può interrompere l’isolamento anche prima dei cinque giorni, con obbligo di test molecolare o antigenico negativo.
Per gli immunodepressi le regole restano invariate. Servirà sempre un tampone negativo per porre fine all’isolamento dopo almeno cinque giorni.
Gli operatori sanitari, invece, potranno terminare il loro isolamento con test negativo, senza limiti temporali.
Per le persone che escono dall’isolamento senza tampone resta l’obbligo di utilizzo di mascherina FFP2 fino a dieci giorni dall’inizio dei sintomi – se asintomatici, dieci giorni dal primo tampone positivo. In ogni caso la circolare raccomanda di evitare posti affollati e al chiuso, oppure di incontrare persone a rischio.
La situazione in Cina
Non sono state introdotte grandi novità. In questo periodo in cui si pensa di aver superato la pandemia, variazioni anche importanti delle regole ricevono pochissima attenzione e vengono interpretate con molta elasticità.
Tuttavia, l’allentamento delle misure arriva proprio quando il governo sembra preoccuparsi molto dell’attuale ondata di contagi in Cina. La paura è che i casi provenienti dalla Cina diffondano in Europa varianti sconosciute, che i vaccini non possono combattere – anche se sono scenari poco certi, tutti da dimostrare.
L’Italia è il primo paese europeo ad aver introdotto un test obbligatorio per tutte le persone provenienti dalla Cina. Nella circolare troviamo anche una regola specifica per le persone che risultano positive dopo essere state in Cina: potranno uscire dall’isolamento dopo due giorni senza sintomi e con tampone negativo.
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Il governo Meloni sta cercando di dimostrare una certa discontinuità rispetto all’approccio dei governi precedenti, come nel caso del reintegro dei medici e degli operatori sanitari non vaccinati.
Tuttavia, i test obbligatori per i viaggiatori provenienti dalla Cina fa emergere una certa prudenza da parte di questo governo.
Il 30 dicembre il ministero ha pubblicato un’altra circolare, con le indicazioni destinate alle Regioni per contrastare la pandemia. Sono stati confermati tutti gli allentamenti introdotti negli ultimi mesi, anche se si mantiene uno stato di preallerta se dovessero aumentare sensibilmente i contagi.
In caso di peggioramento della situazione epidemiologica «potrebbe essere indicato l’utilizzo delle mascherine in spazi chiusi, finalizzato in particolare a proteggere le persone ad alto rischio di malattia grave». Verrà valutata, inoltre, «l’adozione temporanea di altre misure, come il lavoro da casa o la limitazione delle dimensioni degli eventi che prevedono assembramenti».