Il 25 luglio 2023 Catania è stata colpita dallo stato di emergenza, a causa degli innumerevoli incendi che si stanno verificando sul territorio.
«Massima solidarietà al collega per quanto a lui accaduto nel corso dell’udienza del 25 luglio», leggiamo nella pagina Facebook della Camera Penale di Catania “Serafino Famà”.
Un avvocato penalista, infatti, è dovuto fuggire di casa insieme al figlio minore, a causa di un incendio che divampava proprio nella zona in cui abitava.
L’uomo, dunque, ha chiesto ad un collega presente in aula di segnalare al Tribunale la sua assenza, dovuta al rogo, e dunque l’impossibilità di assistere l’imputato. Tuttavia, il giudice ha rigettato l’istanza, poiché «non documentata e non attestante un impedimento assoluto».
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Leggiamo in una nota firmata da Antonino Guido Distefano, il presidente e Santi Pierpaolo Giacona, consigliere del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catania: «Oltre ad apparire surreale, esprime tutta la sua gravità in ognuno degli aspetti in cui la si consideri».
«Appare raccapricciante», prosegue la nota, «la superficialità con la quale è stata sottovalutata una circostanza drammatica che coinvolgeva l’incolumità personale di un avvocato e ancora prima, di un uomo e della sua famiglia. Indigna poi, non solo il Coa, ma l’intera classe forense, la manifesta mortificazione del diritto di difesa consumatori con il provvedimento in questione».
Il Coa il Catania esprime tutta la sua solidarietà al collega «colpito da un drammatico evento e penalizzato da un provvedimento abnorme e ingiusto. L’istanza di rinvio riassumeva tutti gli elementi della forza maggiore e, come ovvio, non documentabile perché riguardava un avvenimento che si stava svolgendo in quel momento».
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