Con la delibera del 3 settembre, il Consiglio superiore della magistratura ha dato attuazione al decreto legge 117/2025, che introduce misure emergenziali per centrare gli obiettivi del Pnrr in materia di giustizia civile. Il traguardo fissato dall’Europa è ambizioso: ridurre del 40% i tempi medi dei procedimenti entro giugno 2026, portando il disposition time nazionale da 2.512 a 1.507 giorni, considerando i tre gradi di giudizio.
Le applicazioni straordinarie
Il Csm ha individuato sedi e numeri dei magistrati applicabili in via straordinaria nei tribunali e nelle corti d’appello. L’Ufficio statistico di Palazzo dei Marescialli ha lavorato in tempi strettissimi: i dati ministeriali erano arrivati solo il 27 agosto. Ora spetta ai capi degli uffici elaborare piani straordinari di smaltimento, benché resti da chiarire quale parametro utilizzare: l’obiettivo generale del -40% o quelli differenziati fissati da una circolare ministeriale del 2021 (-56% per tribunali e corti d’appello, -25% per la Cassazione).
Venezia, il nodo più critico
Il caso emblematico è quello di Venezia, che registra un boom di sopravvenienze, soprattutto in materia di cittadinanza: 44.983 procedimenti pendenti al 30 giugno 2025. Al tribunale lagunare sono stati assegnati 66 magistrati, ma il calcolo delle potenzialità lascia pochi margini di ottimismo.
Anche considerando che ciascun applicato possa definire fino a 100 procedimenti, l’apporto aggiuntivo non supererebbe le 6.600 cause, cui si sommano le circa 12.226 definizioni attese con l’organico ordinario. Una stima semplice ma significativa: il disposition time del tribunale veneziano, a giugno 2026, si attesterebbe a 854 giorni, ancora lontanissimo dai 334 previsti come obiettivo Pnrr per i tribunali di primo grado.
Le disparità e i dubbi
Le scelte del Csm sollevano più di una perplessità. Alcuni uffici con alti carichi e performance ancora critiche, come Santa Maria Capua Vetere o Messina, non hanno ricevuto rinforzi, mentre altre sedi più contenute – come Urbino o Forlì – sono state incluse. Discrepanze emergono anche nel confronto tra Catania e Napoli: tempi medi simili, ma solo la città partenopea ha ottenuto ben 67 applicazioni straordinarie.
Il ruolo della Cassazione
Resta infine il peso della Corte di Cassazione, che a marzo 2025 presentava un disposition time di 942 giorni, il più alto in assoluto, contro i 492 delle corti d’appello e i 467 dei tribunali. Senza un intervento incisivo sul giudizio di legittimità, anche gli sforzi di redistribuzione straordinaria dei magistrati rischiano di non bastare.
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