Quando si parla di trimestrali delle big tech, la prima domanda è sempre la stessa: come sta andando il cloud? La risposta, positiva o negativa, muove i mercati come poche altre variabili. Non è un caso: la nuvola informatica è ormai la spina dorsale dell’intelligenza artificiale, il settore più caldo della tecnologia.
Eppure, nonostante i proclami di autonomia digitale, il potere rimane saldamente concentrato nelle mani americane. Secondo Statista, nel secondo trimestre 2025 Amazon Web Services domina con il 30% delle quote, seguita da Microsoft Azure al 20% e Google Cloud al 13%. Insieme, i tre colossi Usa detengono il 63% del mercato.
Amazon, il gigante della nuvola
Il primato spetta ad Amazon, che dal cloud trae la sua principale fonte di profitto: 21,7 miliardi di dollari di utile operativo nei primi sei mesi del 2025, più della metà del risultato complessivo. La divisione AWS, nata per sostenere l’enorme infrastruttura dell’e-commerce, si è trasformata in un servizio globale che oggi vale più della stessa vendita online.
Microsoft e la forza dei software
Diversa la strategia di Redmond. Microsoft ha sfruttato la capillare diffusione dei propri programmi nelle imprese per spingere l’adozione di Azure. I numeri premiano la scelta: solo nell’ultimo trimestre l’intelligent cloud ha generato 12,14 miliardi di utile operativo.
Google rincorre, Oracle risale
Google Cloud resta più distante, ma in crescita costante: dal 9% del 2019 è salita al 13,5% nel 2025, con utili trimestrali per 2,8 miliardi. Intanto, Oracle guadagna terreno al 3%, mentre i player cinesi Alibaba e Tencent perdono peso.
L’Europa resta ai margini
Il Vecchio Continente prova a rispondere con progetti come Galax, ma per ora l’impatto è limitato. L’egemonia americana appare inattaccabile, sostenuta da investimenti faraonici. Morgan Stanley stima che nei prossimi tre anni i colossi globali spenderanno oltre 3mila miliardi di dollari in infrastrutture cloud e data center. Solo Amazon, Microsoft, Google e Meta impegneranno nel 2025 più di 400 miliardi.
Una corsa che riguarda anche la difesa
Il cloud e l’intelligenza artificiale non alimentano soltanto la trasformazione digitale delle aziende, ma anche quella degli eserciti. Il mercato dell’AI militare, valutato 13,24 miliardi di dollari nel 2024, potrebbe arrivare a 35,54 miliardi nel 2032.
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