11 Giugno 2025 - Lavoro

Over-qualification in Italia: troppi giovani troppo preparati per lavori sotto le loro competenze

Tra precarietà, sfruttamento e sovraqualificazione, oltre la metà dei giovani valuta il trasferimento all’estero per costruirsi un futuro professionale all’altezza delle proprie competenze e aspettative.

L’Italia continua a perdere terreno sul fronte dell’occupazione giovanile qualificata. A fotografare questa situazione è una serie di dati e analisi che raccontano di un mercato del lavoro frammentato, precario e incapace di rispondere alle esigenze delle nuove generazioni, soprattutto di quelle che hanno investito anni in formazione universitaria e specializzazioni.

Il fenomeno della cosiddetta over-qualification — ossia l’impiego in lavori inferiori alle proprie competenze — è ormai strutturale. In Italia riguarda circa il 20% degli occupati, quasi quattro punti sopra la media Ocse. E il paradosso è che a ottenere più facilmente un lavoro continuativo e ben pagato sono spesso i meno qualificati, mentre laureati e diplomati si ritrovano troppo spesso in occupazioni precarie e poco coerenti con il loro percorso formativo.

Un quadro aggravato dalla struttura produttiva del Paese, costituita per oltre il 90% da piccole imprese, spesso incapaci di offrire percorsi di carriera strutturati o condizioni contrattuali competitive. Secondo recenti rilevazioni, ben il 77% degli imprenditori artigiani e di piccole aziende ammette di non riuscire a soddisfare le aspettative dei giovani collaboratori.

Se a questo si aggiunge la percezione diffusa di un mercato del lavoro italiano segnato da precarietà (25,7%), sfruttamento (23,2%) e lavoro irregolare (12,7%), il risultato è una generazione disillusa e pronta a cercare fortuna altrove. Circa il 58% dei giovani tra i 18 e i 34 anni considera il trasferimento all’estero come unica possibilità per costruire una carriera soddisfacente, percentuale che sfiora il 50% anche tra gli over 65, segno di una consapevolezza trasversale sulla difficoltà di fare impresa e lavorare dignitosamente in patria.

Un’emorragia di risorse umane qualificatissime che impoverisce il tessuto produttivo nazionale e rischia di compromettere le prospettive di sviluppo economico e sociale del Paese, già gravato dal calo demografico e da una struttura imprenditoriale spesso refrattaria all’innovazione.


LEGGI ANCHE

Equo compenso, i professionisti tornano a chiedere tutele: compensi dignitosi e previdenza a rischio

Nonostante la legge del 2023, molte categorie restano escluse da una reale applicazione delle regole sull’equo compenso. Le associazioni rilanciano la richiesta di criteri chiari…

Nuovi provvedimenti di Cassa Forense a favore degli avvocati

Nuovi provvedimenti di Cassa Forense a favore degli avvocati

Il 2 aprile 2020 è stato pubblicato sul sito ufficiale il comunicato contenente i nuovi provvedimenti di Cassa Forense a favore degli avvocati. In queste…

processo penale da remoto

Le obiezioni al processo penale da remoto

L’art.83 del Decreto Cura Italia del 17 marzo 2020 illustra le disposizioni in materia di Giustizia civile e penale istituite per cercare di far funzionare…

TORNA ALLE NOTIZIE

Iso 27017
Iso 27018
Iso 9001
Iso 27001
Iso 27003
Acn
RDP DPO
CSA STAR Registry
PPPAS
Microsoft
Apple
vmvare
Linux
veeam
0
    Prodotti nel carrello
    Il tuo carrello è vuoto