5 Giugno 2025 - Costituzionalismo contemporaneo

La digitalizzazione dello Stato cambia gli equilibri tra i poteri

L’ingresso di algoritmi, identità digitali e infrastrutture informatiche nella pubblica amministrazione ridefinisce i rapporti tra legislativo, esecutivo e giudiziario. Una trasformazione che il diritto costituzionale è chiamato a governare.

La transizione digitale non sta solo rivoluzionando il modo in cui cittadini e imprese interagiscono con la pubblica amministrazione. Sta incidendo, in modo più profondo e strutturale, sugli equilibri istituzionali alla base dell’organizzazione dello Stato. La separazione dei poteri, principio cardine di ogni ordinamento democratico, si trova oggi a confrontarsi con nuove dinamiche determinate dalla diffusione di tecnologie digitali e sistemi automatizzati.

L’impatto di questo processo è visibile su più fronti. Da un lato, l’utilizzo crescente di algoritmi per assegnare incarichi pubblici o gestire pratiche amministrative modifica le modalità di esercizio delle funzioni pubbliche. Dall’altro, l’obbligo di utilizzare strumenti digitali per accedere a servizi fondamentali — come nel caso dell’identità digitale — crea nuove forme di dipendenza tecnologica all’interno delle strutture statali.

Questo cambiamento si manifesta su due livelli distinti. Il primo è quello normativo, dove il diritto si trova a dover regolamentare un settore in continua evoluzione. In alcuni casi, le corti hanno applicato norme preesistenti per gestire questioni digitali, supplendo all’inerzia dei legislatori che, in diversi contesti, hanno ritardato l’approvazione di nuove leggi, consentendo alla digitalizzazione di procedere senza adeguati strumenti di controllo.

Il secondo livello riguarda le infrastrutture. Le pubbliche amministrazioni, sempre più dipendenti da sistemi digitali per svolgere le proprie attività, rischiano di subire rallentamenti o inefficienze in caso di problemi tecnologici. Questa dipendenza introduce nuovi equilibri e squilibri tra i poteri dello Stato, rafforzando alcune funzioni e indebolendone altre, a seconda dell’efficienza dei sistemi utilizzati.

Il costituzionalismo contemporaneo si trova così davanti alla necessità di aggiornare i principi di garanzia e di equilibrio istituzionale alla luce di queste trasformazioni. La sfida è assicurare che l’adozione delle tecnologie digitali avvenga nel rispetto dei diritti fondamentali e senza compromettere il corretto bilanciamento tra i poteri dello Stato, che resta essenziale per il funzionamento di una democrazia solida e trasparente.


LEGGI ANCHE

cassazione relatore

Magistrati: un nuovo concorso per 400 posti

Pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 30 del 12 aprile 2024 – 4a serie speciale ‘Concorsi ed esami’ – il decreto ministeriale dell’8 aprile 2024 con cui…

Patto di non concorrenza: nullo se limita troppo e paga troppo poco

La Corte di Cassazione ribadisce che per essere valido, un patto di non concorrenza deve rispettare limiti chiari e garantire un compenso proporzionato. In caso…

conservare digitalmente

L’avvocato deve conservare digitalmente a norma di legge i documenti informatici.

Ogni avvocato è tenuto a conservare digitalmente a norma di legge i documenti informatici.  Prima di capire in cosa consista la conservazione digitale, è bene…

TORNA ALLE NOTIZIE

Iso 27017
Iso 27018
Iso 9001
Iso 27001
Iso 27003
Acn
RDP DPO
CSA STAR Registry
PPPAS
Microsoft
Apple
vmvare
Linux
veeam
0
    Prodotti nel carrello
    Il tuo carrello è vuoto