3 Giugno 2025 - Processo civile telematico

Reggio Emilia, debutta l’intelligenza artificiale nelle esecuzioni immobiliari: un decreto che fa discutere

Dal 2 giugno 2025 è diventato obbligatorio l’uso di un gestionale privato basato su AI generativa per la gestione delle vendite forzate. Tra innovazione, dubbi giuridici e interrogativi sulla trasparenza.

Un’innovazione destinata a lasciare il segno nel panorama giudiziario italiano arriva dal Tribunale di Reggio Emilia, dove, con un decreto firmato il 22 maggio 2025, è stato imposto l’obbligo di utilizzare un software gestionale privato per le procedure di esecuzione immobiliare. Si tratta di “Genius AI”, un sistema basato su intelligenza artificiale generativa, sviluppato da una società già attiva in molti uffici giudiziari italiani.

Il provvedimento, operativo a partire dal 2 giugno, estende l’utilizzo del gestionale anche alle procedure già delegate, coinvolgendo notai, avvocati, commercialisti e professionisti incaricati della gestione delle vendite forzate.

Secondo quanto riportato nel decreto, il software è in grado di automatizzare gran parte delle attività procedurali: dalla predisposizione di atti e documenti conformi alle specifiche ministeriali, alla gestione dei flussi contabili, fino all’assistenza tecnica agli utenti. A rendere il tutto più singolare è la componente AI, che dovrebbe offrire supporto personalizzato e auto-apprendimento basato sull’esperienza quotidiana.

Tuttavia, non mancano i punti critici. Il carattere vincolante della misura, adottata in autonomia da un singolo tribunale senza una preventiva autorizzazione ministeriale, solleva interrogativi sulla legittimità procedurale e sulle implicazioni per la trasparenza del processo civile telematico. Il sistema, infatti, conserva e gestisce dati giudiziari attraverso i server di una società privata, aspetto particolarmente delicato in un ambito dove il trattamento delle informazioni è di norma riservato alle strutture istituzionali.

A suscitare perplessità è anche la rapida entrata in vigore del decreto, praticamente immediata, e la possibilità — al momento non chiarita — di costi occulti per i professionisti coinvolti, nonostante le rassicurazioni di gratuità operative.

L’iniziativa reggiana, se da un lato evidenzia il potenziale dell’intelligenza artificiale nella semplificazione delle procedure giudiziarie, dall’altro richiama la necessità di regolamentazioni chiare e condivise, specialmente in una fase in cui il quadro normativo europeo sull’IA è ancora in fase di definizione.


LEGGI ANCHE

Avvocati e social: come rispettare il codice deontologico?

Nell’epoca dei social ogni cosa è cambiata: la nostra vita è in rete, e di conseguenza anche la pubblicità si è spostata online. Anche il…

Nuovo problema per i social network di Zuckerberg

Instagram, WhatsApp e Facebook down da oggi alle 17:30 Da oggi alle 17:30 circa le piattaforme di proprietà di Zuckerberg hanno smesso di funzionare. La…

Rete divisoria carceri

Osservatorio Carcere UCPI: “Carceri presentati come Grand Hotel, basta disinformazione” 

Pubblichiamo in versione integrale il documento della Giunta e dell’Osservatorio Carcere UCPI a proposito della disinformazione sulle carceri Quando attraverso la televisione pubblica nazionale si…

TORNA ALLE NOTIZIE

Iso 27017
Iso 27018
Iso 9001
Iso 27001
Iso 27003
Acn
RDP DPO
CSA STAR Registry
PPPAS
Microsoft
Apple
vmvare
Linux
veeam
0
    Prodotti nel carrello
    Il tuo carrello è vuoto