20 Maggio 2025 - Norme e sentenze

Accesso agli atti nelle scuole: la trasparenza prevale sulla privacy

Una sentenza del TAR Lazio stabilisce che la tutela della privacy dei dirigenti scolastici non può impedire ai docenti di accedere ai documenti necessari per difendersi nelle assegnazioni di incarico.

Un importante pronunciamento del TAR Lazio ha posto un punto fermo su una questione che coinvolge direttamente il mondo scolastico: il diritto di accesso agli atti amministrativi da parte dei docenti, in particolare nelle procedure di assegnazione di incarico, non può essere ostacolato dalla riservatezza dei dirigenti scolastici coinvolti.

La vicenda nasce dalla richiesta di un’insegnante di ottenere copia della documentazione relativa all’assegnazione di sedi scolastiche, per verificare le motivazioni alla base di alcune scelte operate dai dirigenti e per tutelare i propri diritti. La richiesta era stata respinta dagli uffici scolastici competenti, che avevano opposto il diritto alla privacy degli altri dirigenti come motivo di diniego.

Il TAR Lazio, con una sentenza della sezione Quarta, ha però ribaltato la decisione, sostenendo che il diritto alla difesa deve prevalere e che la pubblica amministrazione, di fronte a una domanda di accesso agli atti, è tenuta a valutare attentamente il bilanciamento tra tutela della riservatezza e diritto a conoscere gli elementi decisivi che hanno portato a determinati provvedimenti.

Secondo il Tribunale amministrativo, in casi come questo, i documenti devono essere messi a disposizione dell’interessato, eventualmente oscurando le informazioni strettamente personali non rilevanti, ma senza impedire l’accesso alle parti essenziali utili per esercitare una difesa consapevole ed efficace.

Il giudice amministrativo ha inoltre censurato la prassi di molte amministrazioni scolastiche di rifiutare in blocco le richieste di accesso, richiamando il principio, sancito dalla legge sulla privacy e dal Testo Unico sulla trasparenza amministrativa, secondo cui il diritto di difesa costituisce una condizione prioritaria che può legittimare la consultazione degli atti, anche in presenza di dati personali di terzi.

La sentenza richiama infine l’urgenza di una maggiore attenzione da parte degli uffici scolastici nel garantire procedure trasparenti e accessibili, soprattutto in contesti delicati come le graduatorie e le assegnazioni di sede, dove la trasparenza delle scelte è essenziale per assicurare equità e correttezza.

Un passaggio importante per la scuola pubblica, che vede così ribadita la centralità dei diritti di chi vi lavora e il dovere dell’amministrazione di operare nel rispetto dei principi di trasparenza e imparzialità.


LEGGI ANCHE

studenti italiani chatgpt

Reti Ultraveloci, intesa tra Dipartimento per la trasformazione digitale, Ministero della Giustizia e operatori Tlc

Sopperire alla carenza di manodopera per le attività di posa e giunzione delle reti in fibra ottica e, al tempo stesso, offrire alle persone detenute…

Avvocati soli: il 64% lavora in studio da sé. Le aggregazioni? Ancora un miraggio

Secondo il Rapporto 2025 Cassa Forense-Censis, la professione forense resta ancorata a modelli tradizionali: solo un legale su dieci lavora in forma associata o societaria.…

L’impatto dell’intelligenza artificiale sul lavoro: opportunità e rischi

L'espansione dell'intelligenza artificiale sta cambiando il mondo del lavoro, tra produttività, tagli e nuove opportunità.

TORNA ALLE NOTIZIE

Iso 27017
Iso 27018
Iso 9001
Iso 27001
Iso 27003
Acn
RDP DPO
CSA STAR Registry
PPPAS
Microsoft
Apple
vmvare
Linux
veeam
0
    Prodotti nel carrello
    Il tuo carrello è vuoto