Nuovo capitolo nella vicenda legata ai messaggi di testo scambiati tra Ursula von der Leyen e l’amministratore delegato di Pfizer durante i mesi più delicati della pandemia. Con una sentenza di primo grado nella causa T-36/23, il Tribunale dell’Unione europea ha annullato la decisione della Commissione europea che aveva negato a una giornalista del New York Times l’accesso a tali comunicazioni.
La richiesta di accesso, avanzata dalla cronista Matina Stevi, era stata presentata sulla base del regolamento europeo sulla trasparenza dei documenti. La Commissione, però, aveva risposto dichiarando di non essere in possesso dei messaggi richiesti. Una posizione che il Tribunale ha ritenuto insostenibile, giudicando le spiegazioni di Bruxelles insufficienti e contraddittorie.
Secondo i giudici, infatti, la Commissione non ha fornito dettagli sulle ricerche effettivamente svolte per individuare i documenti, né chiarito se i messaggi fossero stati cancellati, eventualmente per quali motivi o se i dispositivi utilizzati dalla presidente von der Leyen fossero stati sostituiti nel frattempo. Il Tribunale ha inoltre sottolineato come il regolamento europeo miri a garantire il massimo accesso del pubblico ai documenti istituzionali, soprattutto in situazioni di particolare rilevanza come l’acquisto dei vaccini durante la pandemia.
La sentenza precisa che la decisione non implica automaticamente la pubblicazione degli SMS, ma offre al New York Times la possibilità di presentare una nuova istanza di accesso. In tale circostanza, la Commissione potrà ancora opporsi, ma sarà obbligata a motivare con maggiore precisione e coerenza le ragioni di un eventuale diniego, attenendosi ai criteri indicati dal Tribunale.
Intanto da Bruxelles filtra che la Commissione europea potrebbe decidere di impugnare la sentenza davanti alla Corte di giustizia entro il termine di due mesi.
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
LEGGI ANCHE

Crittografia, tutela della privacy od ostacolo alle indagini della polizia?
La crittografia impedisce a terzi di leggere i messaggi scambiati da due o più persone. Rappresenta dunque un ottimo sistema per proteggere la privacy ma,…

“Di carcere ci si ammala”: la crisi della sanità colpisce anche i detenuti
Anche la salute dei detenuti è a rischio. A lanciare l’appello il notiziario dei detenuti della Casa di reclusione di Rebibbia, che ricorda come negli…

Diritto alla disconnessione in via di approvazione
Il disegno di conversione del DL n. 30 del DL 13 marzo 2021 che contiene il diritto alla disconnessione di chi lavora smart working potrebbe…