24 Aprile 2025 - Big tech

Apple e Meta multate dall’Unione Europea per violazioni al Digital Markets Act

Maxisanzioni da 500 e 200 milioni di euro per il mancato rispetto delle regole sulla concorrenza digitale e la protezione dei dati personali

Bruxelles ha colpito duro contro due dei principali colossi digitali mondiali. La Commissione europea ha inflitto una multa da 500 milioni di euro ad Apple e una da 200 milioni a Meta per violazioni del Digital Markets Act (DMA), la normativa che mira a garantire maggiore concorrenza e tutela dei consumatori nel mercato digitale europeo.

Secondo l’Ue, Apple avrebbe infranto l’obbligo di non orientamento previsto dal DMA, limitando la possibilità per gli sviluppatori di app di informare i clienti sulle offerte alternative disponibili fuori dall’App Store. Le restrizioni imposte dalla multinazionale di Cupertino, infatti, avrebbero impedito agli utenti di accedere facilmente a offerte più vantaggiose, ostacolando la concorrenza e consolidando il controllo di Apple sul proprio ecosistema.

Parallelamente, Meta è finita nel mirino della Commissione per il suo modello pubblicitario “Consenso o pagamento” introdotto su Facebook e Instagram, che obbligava gli utenti europei a scegliere tra acconsentire alla combinazione dei propri dati personali per ricevere pubblicità personalizzata oppure pagare un abbonamento per evitare gli annunci. Secondo Bruxelles, questa modalità non offriva agli utenti una reale alternativa meno invasiva dal punto di vista della raccolta dati, come richiesto dal DMA.

Le sanzioni arrivano al termine di un dialogo serrato tra la Commissione e le due società, che hanno avuto l’opportunità di difendersi e presentare le proprie ragioni. Mentre Apple è stata obbligata a eliminare le restrizioni e adeguarsi alle regole entro 60 giorni, Meta ha avviato modifiche al proprio modello pubblicitario, ma resta sotto osservazione per verificarne l’effettiva conformità.

A margine delle decisioni, la Commissione ha anche accettato di rimuovere Facebook Marketplace dall’elenco dei servizi di intermediazione online regolati dal DMA, dopo aver accertato che nel 2024 la piattaforma non raggiungeva più la soglia dei 10.000 utenti commerciali attivi.

In risposta alla sanzione, Joel Kaplan, chief global affairs officer di Meta, ha criticato la decisione, accusando Bruxelles di penalizzare le aziende americane a favore di competitor europei e cinesi e di ostacolare il modello di business fondato sulla pubblicità personalizzata.

Le multe comminate a Apple e Meta — prime in assoluto sotto il nuovo regime del Digital Markets Act — segnano un punto di svolta nella politica digitale europea, confermando l’intenzione di Bruxelles di far rispettare con rigore le nuove regole per i gatekeeper del web.

Un alto funzionario Ue ha infine precisato che queste decisioni non hanno nulla a che vedere con eventuali cambiamenti politici oltreoceano: «Da parte nostra c’è solo la volontà di applicare le leggi», ha dichiarato.


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