Dopo la riforma sulla separazione delle carriere, ora in discussione al Senato, il ministro della Giustizia Carlo Nordio guarda al prossimo obiettivo: cambiare le regole sulla custodia cautelare, che in Italia riguarda un detenuto su quattro. In tutto, sono oltre 15mila le persone in carcere senza una condanna definitiva, di cui quasi 10mila in attesa del primo giudizio.
Una situazione che pesa sull’emergenza sovraffollamento, spingendo il governo a valutare un piano alternativo: trasferire parte di questi detenuti in strutture ad hoc, come caserme militari dismesse o riqualificate, pensate per un regime di detenzione attenuata. L’idea è sul tavolo di via Arenula da mesi e Nordio la considera una priorità.
Il ministro, intervenendo a un incontro con le Camere Penali a Venezia, ha definito “fallimentari” i criteri attuali della custodia cautelare, basati sul rischio di fuga, l’inquinamento delle prove e la reiterazione del reato. Un cambio di rotta è necessario e il governo si sta muovendo, con il sottosegretario Andrea Ostellari e il capo del Dap Andrea Delmastro a lavorare al dossier.
L’idea iniziale prevedeva la trasformazione delle caserme dismesse in vere e proprie carceri, ma i costi stimati dal Ministero dell’Economia si sono rivelati proibitivi. Da qui il “piano B”: utilizzarle per la sola custodia cautelare, riducendo così la pressione sulle carceri tradizionali. Un progetto che si affianca all’ipotesi di installare moduli detentivi prefabbricati negli spazi aperti degli istituti esistenti.
Intanto, la premier Giorgia Meloni segue il dossier con attenzione. Fonti governative riferiscono che avrebbe chiesto aggiornamenti costanti al commissario per l’edilizia carceraria, Marco Doglio, per accelerare l’ampliamento degli spazi detentivi. L’obiettivo resta far avanzare la riforma costituzionale sulla giustizia, ma il tema della custodia cautelare resta un nodo da sciogliere.
L’ultimo intervento sulla materia risale al primo Ddl Nordio, che ha introdotto la decisione collegiale del Gip sulla detenzione preventiva. Ora il governo pensa a un passo ulteriore, valutando il trasferimento dei detenuti in attesa di giudizio in nuove strutture. Il dibattito è aperto e la partita sulla giustizia resta centrale nell’agenda dell’esecutivo.
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
LEGGI ANCHE

Venezia, nuova sede per l’Ordine degli Avvocati
La Cittadella della Giustizia di Piazzale Roma, dopo il trasferimento del Tribunale Penale e del Tribunale Civile, da ieri mattina ospita anche la sede dell'Ordine…

I nuovi parametri forensi Il decreto ministeriale n.392 della Ministra Marta Cartabia apporta delle modifiche al DM giustizia 55/2014. I pareri delle Commissioni delle Camere arriveranno entro la…

PagoPA, la piattaforma che agevola le PA ma complica la vita ai cittadini
Costi nascosti, mancanza di dati chiave nelle ricevute e impossibilità di ricostruire i pagamenti dopo anni: ecco perché il sistema PagoPA, nato per semplificare, rischia…