La sanità italiana si prepara a un cambio di paradigma nella gestione dei dati sanitari con l’introduzione dell’Ecosistema Dati Sanitari (EDS). Il nuovo decreto, che ha recentemente ottenuto il parere favorevole del Garante della Privacy dopo una precedente bocciatura nel 2022, punta a garantire la sicurezza e la trasparenza nella raccolta, conservazione e utilizzo delle informazioni sanitarie.
L’EDS rappresenta un pilastro della digitalizzazione del Sistema Sanitario Nazionale, con l’obiettivo di migliorare la qualità delle cure attraverso un accesso tempestivo ai dati clinici, una maggiore interoperabilità tra le strutture sanitarie e un sistema di protezione delle informazioni in linea con le normative europee.
Le novità del decreto: sicurezza e privacy al centro
Uno degli aspetti più rilevanti della nuova normativa riguarda la gestione dei dati del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE). Per rispondere alle criticità sollevate dal Garante, il decreto ha eliminato l’uso di intelligenza artificiale nei processi di analisi automatizzata dei dati, rafforzando le misure di sicurezza e garantendo il rispetto del GDPR.
L’EDS sarà organizzato in tre unità di archiviazione distinte, separando i dati in chiaro, pseudonimizzati e anonimizzati. Inoltre, sarà garantito l’allineamento tra i documenti sanitari del FSE e i dati resi disponibili nell’EDS, evitando la duplicazione delle informazioni e assicurando la loro piena interoperabilità.
Più servizi per pazienti e medici
Il nuovo sistema permetterà l’accesso ai dati sanitari per diverse finalità:
- Cura e prevenzione: i professionisti sanitari potranno consultare i dati del paziente con il suo consenso, migliorando la continuità assistenziale.
- Monitoraggio farmaceutico: attraverso il dossier farmaceutico, sarà possibile tracciare prescrizioni ed erogazioni di farmaci, migliorando l’aderenza alle terapie.
- Ricerca e studio scientifico: le informazioni potranno essere utilizzate in forma anonima per progetti di ricerca e analisi epidemiologiche.
- Governance sanitaria: le istituzioni avranno accesso a dati aggregati per pianificare interventi e ottimizzare le risorse.
Chi potrà accedere ai dati?
L’accesso all’EDS sarà rigidamente regolato. I dati personali saranno consultabili solo dai soggetti autorizzati e con il consenso dell’interessato, salvo casi di emergenza. I pazienti potranno controllare chi accede alle loro informazioni e revocare il consenso in qualsiasi momento.
Per garantire la massima protezione, il decreto prevede un’infrastruttura di sicurezza avanzata, con sistemi di autenticazione, registrazione degli accessi e protocolli crittografati. Inoltre, il Ministero della Salute avrà il compito di formare il personale sanitario sulle normative di protezione dei dati.
Un passo avanti per la sanità digitale
L’introduzione dell’EDS segna un importante progresso nella digitalizzazione della sanità italiana, ponendo le basi per un sistema più efficiente, sicuro e all’avanguardia. Con questa innovazione, il Servizio Sanitario Nazionale si allinea agli standard europei, garantendo una gestione dei dati più moderna e accessibile, a beneficio di cittadini e professionisti della salute.
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