La Società Italiana di Psichiatria (Sip) lancia l’allarme sulla riforma del Codice della Strada, che equipara alcuni psicofarmaci, come antidepressivi e ansiolitici, alle droghe nei test per la sicurezza alla guida. Una misura che, secondo la Sip, rischia di discriminare milioni di pazienti in cura.
«Le cure psichiatriche non possono essere assimilate alle droghe: vengono assunte dietro prescrizione e sotto controllo medico», ha dichiarato il comitato esecutivo della Sip.
Rischio confusione per milioni di pazienti
La presidente Liliana Dell’Osso avverte che questa norma potrebbe generare pericolosi fraintendimenti: «I trattamenti psicofarmacologici, se prescritti correttamente, migliorano la sicurezza alla guida, non il contrario. Chiediamo immediati chiarimenti per tutelare la salute e i diritti dei pazienti».
Appello al ministero: «Urgente un tavolo tecnico»
Emi Bondi, presidente uscente, sollecita un intervento del ministero competente: «Chiediamo di essere convocati per correggere questa norma e garantire la sicurezza stradale senza penalizzare chi segue terapie salvavita».
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
LEGGI ANCHE
Con l’entrata in vigore dell’atto delegato del Digital Services Act, i ricercatori potranno ottenere dati finora inaccessibili da piattaforme e motori di ricerca di grandi…
Roma 21/05/2024 – L’Organismo Congressuale Forense si unisce all’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere a sostegno dello stato di agitazione proclamato per i…
L’avvocato: un’etica rigorosa per un ruolo cruciale
L’avvocato, pilastro del sistema giuridico e garante dei diritti, riveste un ruolo sociale e costituzionale di assoluta peculiarità. Tale rilevanza impone un’etica rigorosa, con una…
