Con 93 voti favorevoli, nessun contrario e 62 astensioni, il Senato ha dato il via libera al decreto legge 29 novembre 2024, n. 178, noto come decreto Giustizia. Tra le principali novità, una stretta sull’utilizzo del braccialetto elettronico: oltre alla manomissione, anche condotte gravi e reiterate che ne ostacolano il funzionamento porteranno il giudice a revocare la misura, sostituendola con la custodia cautelare in carcere.
Altra misura significativa è l’introduzione della copertura Inail per chi svolge lavori di pubblica utilità come pena sostitutiva per reati con condanne non superiori a tre anni.
Organizzazione della giustizia
Il decreto, che ora passa all’esame della Camera, prevede il rinvio delle elezioni per i Consigli giudiziari e il Consiglio direttivo della Corte di Cassazione ad aprile 2025. Inoltre, equipara le funzioni direttive superiori di giudici e procuratori di legittimità, richiedendo almeno due anni di servizio prima del pensionamento.
Un’altra modifica riguarda la riforma Cartabia del processo civile: per i magistrati assegnati a procedimenti familiari in via esclusiva o prevalente, il limite di permanenza nell’incarico presso lo stesso ufficio sarà sospeso a partire da ottobre 2025.
Formazione obbligatoria e magistratura onoraria
I corsi di formazione diventeranno obbligatori per i magistrati già titolari di incarichi direttivi. Si riduce da 24 a 12 mesi il periodo di assegnazione all’Ufficio del processo per i giudici onorari di pace nominati entro il 31 dicembre 2026, con la garanzia della copertura finanziaria.
Nuove carceri e edilizia penitenziaria
Il provvedimento stanzia 95,7 milioni di euro per la costruzione di nuove carceri, attingendo risorse da tre fondi: quello per la riforma della magistratura onoraria (73,5 milioni), il rimborso delle spese legali agli imputati assolti (13,2 milioni), e il fondo per la giustizia riparativa (8,9 milioni).
In tema di edilizia penitenziaria, la gestione commissariale sarà prorogata fino al 31 dicembre 2026 per completare il piano straordinario di interventi.
Disciplina transitoria
L’articolo 8 introduce una norma di interpretazione autentica sulle disposizioni transitorie del decreto legislativo n. 136 del 2024, chiarendo i termini di applicazione della disciplina del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza.
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