Entro il 15 dicembre potrebbe essere riaperta la possibilità di adesione al concordato fiscale, una misura rivolta ai contribuenti che desiderano regolarizzare la propria posizione fiscale per gli anni 2024 e 2025. Il decreto, atteso originariamente entro l’inizio di novembre, è stato rimandato al Consiglio dei Ministri del 12 novembre, che definirà i termini esatti della nuova finestra di adesione.
Questa riapertura riguarderà solo i nuovi aderenti, offrendo un’opportunità di “concordato preventivo biennale” (Cpb), con l’obiettivo di incentivare il miglioramento delle “pagelle fiscali” e aumentare la partecipazione al patto col fisco. Attualmente, solo 160 mila contribuenti hanno visto un miglioramento della propria valutazione fiscale.
Strumenti disponibili nel cassetto fiscale
Per chi ha già aderito, l’Agenzia delle Entrate ha predisposto nella sezione “concordato preventivo biennale d.lgs 13/2024” del cassetto fiscale una ricevuta specifica. Questa conferma le condizioni dell’accordo, i redditi dichiarati per gli anni 2024 e 2025, e l’accettazione del contribuente.
Il rinvio del decreto concede più tempo per definire i dettagli e consente agli operatori di lavorare con il Ministero dell’Economia per garantire che la finestra sia accessibile e operativa.
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
LEGGI ANCHE

Servitù e usucapione: la Cassazione chiarisce i requisiti di apparente visibilità
Per acquisire una servitù per usucapione o destinazione del padre di famiglia è necessario che esistano segni visibili e permanenti, che dimostrino chiaramente l'uso stabile…

Avvocato e pubblico dipendente: nessuna compatibilità
Secondo l’articolo 98 della Costituzione, i dipendenti pubblici sono al servizio esclusivo della Nazione. Questo è quanto stabilito nei giorni scorsi dalla Corte di Cassazione,…

I detenuti al 41-bis non possono ascoltare i cantanti neomelodici
Per i giudici, alcuni brani dei cantanti neomelodici, sono pienamente in contrasto con il sottostante principio rieducativo della pena, e per questo è legittimo negare…