L’AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati) esprime solidarietà e vicinanza all’avvocato Giacomo Maj, difensore d’ufficio di Moussa Sangare, il trentunenne reo confesso dell’omicidio della giovane Sharon Verzeni, destinatario di una lettera di minacce per il solo fatto di svolgere la sua funzione di difensore. La donna stava rientrando a casa dopo una passeggiata notturna nella strada principale del suo paese, quando è stata colpita a morte da quattro coltellate.
“Tali atti intimidatori rappresentano un attacco non solo alla sua persona, ma a tutta la categoria e ai valori fondamentali della giustizia e del diritto di difesa”. Lo afferma Carlo Foglieni, presidente AIGA.
Per il presidente nazionale AIGA, “la violenza e le intimidazioni nei confronti degli avvocati non possono più essere tollerati, perché mirano a ledere l’autonomia e l’integrità del diritto costituzionale di difesa, pilastro essenziale della nostra democrazia”.
“Al collega Giacomo Maj, socio della sezione AIGA di Bergamo, rinnoviamo il nostro sostegno incondizionato”, spiega Foglieni. “Al tempo stesso, occorre rilevare una volta di più come venga portata avanti una illogica immedesimazione dell’assistito con il proprio difensore, che denunciamo da anni e che trova terreno fertile nella mediaticità dei processi. Un elemento che mina la sicurezza e l’indipendenza dei professionisti che devono, invece, sempre essere preservate”.
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