La bozza della Legge di Bilancio ha sollevato preoccupazioni con l’introduzione di una misura che prevede l’estinzione del processo in caso di omesso o parziale pagamento del contributo unificato.
Movimento Forense sottolinea che la giustizia non può essere appannaggio di pochi, e in questo caso dei più abbienti. Il provvedimento, secondo l’associazione, presenta evidenti profili di incostituzionalità, in quanto l’accesso alla giustizia, garantito dall’articolo 24 della Costituzione, non può essere subordinato a un adempimento fiscale. Inoltre, si ricorda che il pagamento del contributo unificato è a carico del cittadino che richiede l’accesso alla giustizia, e non dell’avvocato.
L’applicazione di tale provvedimento limiterebbe ulteriormente l’accesso alla giustizia, già compromesso dai costi elevati dei contributi unificati. Inoltre l’associazione esprime il timore che questi metodi possano essere utilizzati per ridurre il numero di processi, a discapito dei diritti fondamentali dei cittadini.
Pertanto, Movimento Forense invita il Ministero della Giustizia a intervenire in difesa del diritto costituzionalmente garantito e chiede alle istituzioni forensi di agire a tutela delle avvocate, degli avvocati e dei cittadini.
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