Carmelo Miano, il 24enne siciliano arrestato con l’accusa di aver violato i server del Ministero della Giustizia e di alcune Procure, deteneva le password di 46 magistrati, tra cui i procuratori di Perugia e Firenze. Le indagini, condotte dalla Procura di Napoli, hanno rivelato che Miano ha effettuato una serie di hacking per mesi.
Durante l’udienza dinanzi ai giudici del Riesame di Napoli, è emerso che l’hacker avrebbe anche avuto accesso alla rete informatica del Ministero. L’avvocato di Miano, Gioacchino Genchi, ha richiesto la scarcerazione del suo assistito, sottolineando che tra le informazioni rubate vi erano anche gli account email dei magistrati che lo stavano indagando. Tuttavia, la Procura si è opposta sia alla scarcerazione che al trasferimento del caso a Perugia, chiedendo invece la conferma della detenzione dell’indagato.
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
LEGGI ANCHE
Fiamme azzurre, Nordio ad atleti olimpici e paralimpici: “Siete il nostro orgoglio”
La delegazione è stata accompagnata dal Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Giovanni Russo, e dal Direttore della Divisione Gruppi Sportivi, Primo dirigente di Polizia Penitenziaria…
Deposito Telematico: rinviato l’obbligo di un anno
Rinviato al 1° gennaio 2025 l’entrata in vigore definitiva del processo penale telematico. Francesco Greco, il presidente del Consiglio Nazionale Forense, sin dal principio ha…
Autonomia differenziata: il centrosinistra festeggia, ma il nodo referendum resta aperto
L’opposizione interpreta la decisione della Consulta come una vittoria politica, ma resta il rebus su come si evolveranno i prossimi passaggi, sia a livello legislativo…