Bankitalia ha pubblicato uno studio sugli smart contract, una tecnologia in evoluzione basata su algoritmi informatici archiviati nella blockchain. Questi contratti intelligenti automatizzano pagamenti e penali, attivando risarcimenti o sanzioni in automatico al verificarsi di determinate condizioni contrattuali, senza necessità di ricorrere ai tribunali.
Gli smart contract trovano applicazione nei settori bancario, finanziario, assicurativo e immobiliare, semplificando notevolmente le operazioni e riducendo i costi di intermediazione. Ad esempio, in caso di mancato rispetto di una clausola, le penali possono essere irrogate automaticamente, garantendo una maggiore efficienza e trasparenza.
Un aspetto fondamentale è l’immutabilità della blockchain, che garantisce che le condizioni previste dal contratto non possano essere modificate una volta inserite, aumentando la sicurezza e riducendo i rischi di frode. Tuttavia, la normativa italiana non ha ancora pienamente integrato questa tecnologia, e ci sono ancora molte incertezze legali riguardo alla sua applicazione.
Lo studio di Bankitalia segnala anche che, sebbene la tecnologia offra numerosi vantaggi, è necessario un quadro regolamentare più solido per favorirne la diffusione in Italia e garantire una corretta tutela legale per tutte le parti coinvolte.
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
LEGGI ANCHE

Sostituire il difensore assente? Potrebbe ledere il diritto di difesa
Cosa succede se un avvocato non riesce a partecipare all’udienza camerale perché non è in grado di collegarsi telematicamente? Può essere sostituito? Se sì, viene…

Giustizia, Santinon (CNF): “Accesso alla banca dati di merito del Ministero anche per gli avvocati”
L’incontro ha visto la partecipazione di esponenti istituzionali ed esperti di settore, tra cui Ettore Sala, Capo dipartimento Innovazione tecnologica del Ministero della Giustizia, e Matteo Zandonà e Gianluca…

Nessun accordo con Siae: eliminata la musica italiana dai social
Meta, la società che possiede Facebook, Instagram e WhatsApp, ha comunicato che non è riuscita a raggiungere un accordo con Siae per rinnovare la licenza…