Il 14 settembre 2024 si è tenuta una nuova udienza del processo Open Arms presso il Tribunale di Palermo. Al centro del dibattimento, l’accusa mossa al Ministro Matteo Salvini di sequestro di persona, in violazione dell’art. 605 del codice penale, per aver trattenuto 147 migranti a bordo della nave Open Arms nell’agosto 2019, privandoli della libertà personale.
La Procura, rappresentata dai PM Marzia Sabella, Calogero Ferrara e Giorgia Righi, ha sottolineato l’obbligo del Ministro dell’Interno di indicare un porto sicuro per lo sbarco dei migranti, come previsto dalle leggi internazionali del mare. La requisitoria ha esplorato approfonditamente se tale obbligo fosse venuto meno o potesse essere posticipato, evidenziando la violazione del diritto alla libertà personale garantito dall’art. 13 della Costituzione italiana.
La memoria si concentra sugli aspetti chiave del reato di sequestro di persona, sulla mancata indicazione del porto sicuro, e sul reato di rifiuto di atti d’ufficio.
E’ possibile leggere la memoria conclusionale integrale qui
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