Con l’ordinanza n. 23850/2024, la Corte di Cassazione ha stabilito che il lavoratore che ricopre il ruolo di Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) gode delle stesse tutele previste per i sindacalisti quando rilascia interviste o esprime critiche nei confronti dell’azienda. Tuttavia, le dichiarazioni devono essere veritiere e formalmente adeguate.
La sentenza conferma l’illegittimità della sanzione conservativa inflitta a un dipendente che, come RLS, aveva criticato pubblicamente l’azienda per il mancato reintegro di alcuni operai, definendo la condotta aziendale una “scorciatoia antidemocratica e antisindacale”.
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