12 Settembre 2024 - Lavoro

Liberi professionisti: più tutele. Nuove misure a favore di chi è in difficoltà

Un emendamento al disegno di legge sul Lavoro, attualmente all’esame della Camera, introduce una significativa novità: la sospensione degli adempimenti verso la pubblica amministrazione in caso di maternità, infortunio o malattia di un figlio minorenne.

Roma – Maggiore protezione per i liberi professionisti, in particolare per le donne in gravidanza e i genitori di figli malati. Un emendamento al disegno di legge sul Lavoro, attualmente all’esame della Camera, introduce una significativa novità: la sospensione degli adempimenti verso la pubblica amministrazione in caso di maternità, infortunio o malattia di un figlio minorenne.

L’emendamento, firmato dal deputato Andrea de Bertoldi, prevede che i termini per gli obblighi amministrativi vengano sospesi per le libere professioniste dall’ottavo mese di gestazione fino a 30 giorni dopo il parto o l’interruzione della gravidanza. La misura si estende anche ai professionisti che, a causa di gravi eventi familiari, come il ricovero d’urgenza o un intervento chirurgico del proprio figlio minorenne, non possono temporaneamente esercitare la loro attività.

L’approvazione di questo emendamento, avvenuta in Commissione lavoro, è stata accolta con favore. La proposta modifica la legge n. 234 del 30 dicembre 2021 e amplia le tutele già previste per i liberi professionisti, estendendo la sospensione dei termini tributari anche a situazioni straordinarie che coinvolgono i figli.

Nel corso della seduta sono stati approvati anche altri emendamenti. In particolare, su proposta del presidente della Commissione lavoro, Walter Rizzetto, è stata votata una norma che esclude l’applicabilità dei limiti sui contratti a tempo determinato per lavoratori in mobilità, disoccupazione e in condizioni di svantaggio. Inoltre, è stato approvato un emendamento sulla somministrazione del lavoro: nel caso in cui un lavoratore venga assunto a tempo indeterminato nell’ambito di una somministrazione a termine, sarà possibile superare il limite di 24 mesi senza che ciò comporti la trasformazione automatica del contratto a tempo indeterminato con l’azienda utilizzatrice.

Le votazioni hanno riguardato anche articoli relativi all’integrazione salariale e ai fondi di solidarietà bilaterali, e proseguiranno nella prossima settimana. L’approvazione definitiva del ddl è prevista per il 23 settembre.


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