A partire dal 2 febbraio 2025, entreranno in vigore le restrizioni sui sistemi di intelligenza artificiale (IA) considerati più pericolosi, ma le sanzioni specifiche per chi violerà queste regole non saranno applicate fino al 2 agosto 2025. Questa differenza temporale è il risultato del regolamento europeo n. 2024/1689, noto come AI Act, che ha fissato un calendario separato per l’entrata in vigore delle norme sostanziali e delle sanzioni.
Le pratiche vietate
L’AI Act, all’articolo 5, elenca una serie di pratiche vietate riguardanti l’uso di IA. Queste includono:
- Sistemi che utilizzano tecniche subliminali, manipolative o ingannevoli per influenzare il comportamento delle persone.
- Sistemi che approfittano di persone vulnerabili, come anziani o disabili.
- Sistemi che attribuiscono punteggi sociali basati su condotte o personalità, creando schedature delle persone.
- Sistemi che prevedono la probabilità che una persona commetta un crimine.
- Sistemi che alimentano database di riconoscimento facciale con immagini raccolte indiscriminatamente da Internet.
- Sistemi che leggono le emozioni delle persone sul luogo di lavoro o a scuola.
- Sistemi che classificano e profilano le persone utilizzando dati biometrici.
- Sistemi che identificano a distanza e in tempo reale persone in luoghi pubblici, salvo motivi di giustizia o sicurezza.
Il calendario delle applicazioni
Il regolamento stabilisce che le restrizioni relative a queste pratiche entrano in vigore il 2 febbraio 2025, con sei mesi di anticipo rispetto alla data generale del 2 agosto 2026, fissata per l’applicazione di altre parti dell’AI Act.
Le sanzioni
Le sanzioni specifiche per la violazione delle norme sui sistemi di IA vietati, previste dal capo XII del regolamento, entreranno in vigore solo il 2 agosto 2025. Queste sanzioni possono raggiungere i 35 milioni di euro o, nel caso di imprese, il 7% del fatturato mondiale annuo, se questo ammontare supera i 35 milioni di euro.
Nonostante questo ritardo nell’applicazione delle sanzioni specifiche, le sanzioni previste da altre normative, come quelle per la violazione della privacy o per comportamenti fraudolenti, rimarranno comunque in vigore e applicabili sin dal 2 febbraio 2025. Inoltre, le persone danneggiate da pratiche vietate di IA potranno avviare azioni legali per ottenere risarcimenti civili immediatamente dopo l’entrata in vigore del divieto.
Questa situazione di transizione di sei mesi rappresenta una fase delicata, durante la quale sarà fondamentale per le aziende adeguarsi alle nuove normative per evitare potenziali sanzioni future.
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