Un nuovo episodio di violenza ha scosso il carcere di Uta. Un agente della polizia penitenziaria è stato aggredito, aggiungendo un capitolo all’escalation di violenza che da tempo caratterizza l’istituto sardo.
“Ormai assistiamo quotidianamente a poliziotti che ricorrono alle cure sanitarie a causa di aggressioni”, denuncia Luca Fais, segretario per la Sardegna del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “La situazione ha raggiunto un punto di non ritorno”, aggiunge, sottolineando l’incapacità delle istituzioni di fronteggiare il problema.
Anche Donato Capece, segretario generale del Sappe, condivide questa preoccupazione. “Sono stati momenti di alta tensione quelli vissuti a Uta”, afferma, evidenziando le difficoltà legate alla gestione dei detenuti con problemi di tossicodipendenza e disturbi psichiatrici. “La loro presenza comporta notevoli problemi sia per la gestione all’interno del carcere, sia per la complessità della cura di queste patologie”, spiega Capece.
Iscriviti al canale Telegram di Servicematica
Notizie, aggiornamenti ed interruzioni. Tutto in tempo reale.
LEGGI ANCHE

Professionisti over 50: l’ascesa dei pensionati attivi e la sfida della Silver Economy
In Italia il numero dei professionisti in pensione continua a crescere, ma a sorpresa molti non smettono di lavorare. Ecco le ragioni dietro la "silver…

Querela: presentazione telematica soltanto in Procura
L’obbligo di presentazione telematica della querela è relativo esclusivamente alle ipotesi in cui questa dovrà essere presentata dal difensore nella Procura della Repubblica. Il portale…

Gratuito patrocinio: cancellazione dall’elenco solo con sanzione definitiva
Il Consiglio Nazionale Forense ha fatto chiarezza: la cancellazione dall’elenco dei difensori ammessi al patrocinio a spese dello Stato può avvenire solo a seguito di…